Il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, non sembra volersi arrendere e rilancia la questione brogli con forza.
Attraverso il mezzo di comunicazione da lui privilegiato, ossia il social Twitter, ha scritto: «Biden può entrare alla Casa Bianca come presidente solo se riesce a dimostrare che i suoi ridicoli "80.000.000 di voti" non sono stati ottenuti in modo fraudolento o illegale. Quando vedi cosa è successo a Detroit, Atlanta, Philadelphia e Milwaukee, una massiccia frode elettorale, ha un grosso problema irrisolvibile!».
Biden can only enter the White House as President if he can prove that his ridiculous “80,000,000 votes” were not fraudulently or illegally obtained. When you see what happened in Detroit, Atlanta, Philadelphia & Milwaukee, massive voter fraud, he’s got a big unsolvable problem!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 27, 2020
Dunque se qualche osservatore iniziava a delineare una parziale retromarcia di Trump sulla questione brogli, il magnate newyorchese ha deciso di smentirlo e tornare ad alimentare con forza la narrazione sui brogli.
A ormai quasi un mese dalle elezioni dove - al momento - sembra aver prevalso il demcoratico Biden, lo scenario statunitense è tutt'altro che chiaro o ben delineato. Biden ritiene di aver vinto e guadagnato la presidenza. Trump non molla e rilancia la questione brogli. Certo è che gli Stati Uniti, il paese che più di ogni altro al mondo mette bocca nei processi elettorali e democratici altrui, quasi sempre per rovesciare governi non graditi, non escono per niente bene da questa situazione.
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