Il comico Lee Camp, in un articolo, un pezzo di satira straordinaria, denuncia l'ipocrisia di fondo su quanto sta accadendo nelle ultime settimane negli Stati Uniti. In particolare per le violenze durante l'assalto al Campidoglio.
Per Camp è giusto condannare le violenze dei sostenitori di Trump, il punto è "perché non vediamo una pari quantità di disgusto e condanna per la violenza fatta dalla nostra classe dirigente."
Il comico fa un lungo elenco di cosa possa essere violenza e che non viene considerata tale da chi oggi condanna, giustamente, le violenze dell'assalto al Campidoglio:
Chiaro per il Camp tutto questo è violenza ma, allo stesso momento, evidenzia come "i nostri media mainstream stanno invadendo l'etere con discorsi su come gli insorti violenti devono essere puniti", ma avverte: "Tutta le violenze non sono uguali, alcune di esse sono redditizie e protette, perché rappresentato il modello americano".
In pratica, quel modello che viene esportato in tutto il mondo a suon di bombe mascherato da diritti umani e democrazia.
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