Elezioni a Cipro: il partito di estrema destra Elam, legato ai neonazisti greci, raddoppia i voti

01 Giugno 2021 23:51 Fabrizio Verde

Elezioni a Cipro, il risultato che non ti aspetti: il Fronte Nazionale Popolare (Elam) ha ottenuto il 6,8% dei voti, sostituendo per poco il Movimento dei socialdemocratici (Edek) come quarta forza politica nel sistema dei partiti greco-ciprioti dell'isola per la prima volta in 45 anni.

Questo significa che un partito di estrema destra legato alla defunta neonazista greca Alba Dorata ha raddoppiato il suo sostegno a Cipro. Probabilmente a causa della diffusa disaffezione per scandali legati a episodi di corruzione, scrive il quotidiano britannico The Guardian.

"Un partito neonazista è il chiaro vincitore delle elezioni odierne, assicurandosi altri due seggi nella Camera dei 56 membri", ha affermato Christophoros Christophorou, analista specializzato in comportamento elettorale. "Ha beneficiato di un clima xenofobo esacerbato dall'alto tasso di arrivi di migranti privi di documenti e da un governo che ha spesso ha fatto propria la narrativa razzista”.

"La corruzione ha portato a un'alienazione senza precedenti degli elettori", ha aggiunto Christophorou. “Il quindici per cento dell'elettorato non sarà rappresentato perché ha votato per partiti più piccoli che non sono riusciti a varcare la soglia ed entrare in parlamento”.

L’affluenza alle urne è stata bassa, il 66%, segno dell'apatia che molti avevano previsto sarebbe prevalsa anche a causa della disillusione nei confronti dei partiti tradizionali, indica ancora The Guardian.

Questi i risultati: Democratic Rally (DYSI) del presidente Anastasiades ha ottenuto il 27,8% dei voti, seguito dal Partito Progressista dei Lavoratori (AKEL) di sinistra, con il 22,3%; il Partito Democratico (Diko) arriva all'11,3%; ed Edek al 6,7%. Anche il Fronte Democratico (DIPA), un gruppo di dissidenti Diko, è riuscito a entrare in Parlamento con il 6,1% dei voti. Il partito dei Verdi, che era dato in ascesa, ha ottenuto invece il 4,4% dei voti, un calo di 0,4 punti percentuali rispetto al 2016.

Nicos Trimikliniotis, professore di sociologia all'Università di Nicosia, ha affermato che l'ascesa di Elam è stata una testimonianza della tolleranza concessa agli estremisti da un'amministrazione che spesso aveva bisogno del sostegno del partito per approvare provvedimenti legislativi.

“Permettendo ai neonazisti di Elam di operare come forza di riserva, il governo ha contribuito a minare il tessuto democratico della società e la fiducia nelle istituzioni”, ha affermato. "L'Elam ha svolto un ruolo distruttivo spostando la retorica più a destra e consentendo al discorso pubblico di diventare più razzista e anti-immigrazione in un momento in cui sempre più richiedenti asilo arrivano a Cipro".

Il partito è guidato da Christos Christou, un ex buttafuori di 40 anni che in precedenza viveva ad Atene, dove era un militante di Alba Dorata e aveva stretti legami con il suo capo ora imprigionato, Nikos Michaloliakos.

Reazioni nella Repubblica Turca di Cipro del Nord

I risultati delle elezioni parlamentari nell'amministrazione greco-cipriota, in cui il partito di estrema destra Elam risulta in grande avanzata, dimostrano ancora una volta che un accordo basato sulla soluzione federale sull'isola non è più un'opzione realistica, ha affermato Ersin Tatar, presidente della Repubblica Turca di Cipro del Nord.

Valutando i risultati elettorali nell'amministrazione greco-cipriota, Tatar ha detto all'agenzia Anadolu (AA) che il nazionalismo e le ideologie estremiste sono in aumento nella parte greca dell'isola e ha aggiunto che questo non è uno sviluppo positivo per trovare una soluzione alla questione cipriota.

Sull’ascesa di Elam Tatar ha affermato: “Elam e e i suoi sostenitori sostengono l'idea che Cipro diventi uno stato pienamente unitario. Assistiamo all'ascesa di una mentalità che non ritiene nemmeno i turco-ciprioti degni dei loro diritti di minoranza. Peggio ancora, l'ELAM ottiene più voti dai giovani. La ragione di ciò è l'estremo nazionalismo nel sistema educativo che include l'ammirazione greca, l'idea che Cipro sia un'isola greca e l'ammirazione per l'EOKA”.

"Secondo le informazioni che abbiamo ottenuto, l'influenza dei movimenti estremisti e nazionalisti nel sistema educativo da parte greca è in aumento. Si cerca di mettere nel subconscio dei bambini in tenera età che Cipro è un'isola greca, che Cipro dovrebbe alla fine essere collegata alla Grecia, al nazionalismo ellenico e alla bandiera della Grecia", ha aggiunto il presidente della Repubblica Turca di Cipro del Nord.

"Questo estremismo nel sistema educativo si riflette anche nelle squadre di calcio. Le bandiere greche sono sempre presenti nelle partite delle grandi squadre di calcio. Sembra aumentare l'interesse per l'ELAM tra i giovani. Pertanto, sto osservando questa situazione con preoccupazione. Vedo quanto sia realistica e in linea con le realtà di Cipro la nostra nuova visione di due Stati basati sull'uguaglianza sovrana a Cipro”, ha inoltre affermato Tatar.

La TRNC e la Turchia sostengono che la soluzione per la pluridecennale questione di Cipro dovrebbe basarsi sul riconoscimento di due Stati sovrani sull’isola. Le due parti hanno opinioni diverse su come risolvere il problema, con i greco-ciprioti che sostengono un sistema federale e i turco-ciprioti un accordo a due Stati. Cinque decenni di colloqui a Cipro non hanno portato da nessuna parte. Il conflitto ha alimentato le tensioni tra gli alleati nella NATO Grecia e Turchia, e ha innescato attriti nel Mediterraneo orientale per le potenziali riserve di idrocarburi sottomarini.

La questione di Cipro rimane irrisolta nonostante una serie di sforzi negli ultimi due decenni, tra cui un'iniziativa delle Nazioni Unite del 2017 fallita con la partecipazione dei paesi garanti.

L'isola è stata divisa dal 1964 quando gli attacchi etnici costrinsero i turco-ciprioti a ritirarsi nelle enclavi per la loro sicurezza. Nel 1974, un colpo di Stato greco-cipriota contro l’arcivescovo Makarios che mirava all'annessione della Grecia (ENOSIS) portò all'intervento militare della Turchia come potenza garante. La Repubblica Turca di Cipro Nord è stata poi fondata nel 1983.

Infine, il presidente Tatar ha puntato il dito contro l’Unione Europea accusandola di tenere una posizione prevenuta sulla questione di Cipro che danneggia li sforzi in corso per raggiungere una soluzione sull'isola. I leader turchi hanno spesso espresso scetticismo sul coinvolgimento dell'UE nella questione di Cipro, affermando che il blocco si è dimostrato un attore di parte sulla questione.

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