Pandora Papers. Quello strano silenzio mediatico sulle società dei coloni israeliani

06 Ottobre 2021 11:11 La Redazione de l'AntiDiplomatico

La mole di dati dei Pandora Papers, 11,9 milioni di documenti finanziari di 14 studi legali che hanno creato società in paradisi che coinvolge capi di Stato, politici, membri dello spettacolo, dello sport, affaristi vari, è così ampia che si può decidere cosa omettere o meno a secondo delle convenienze.

Eppur vero che ci possono essere degli oligarchi russi, tra l'altro è Russia non l'Urss, ma se si vuole fare un'informazione completa e libera bisogna riportare tutto.

Il mainstream nostrano e non solo ha messo in risalto la presenza della cosiddetta amante di Putin, appena accennato della presenza del criminale di guerra inglese Tony Blair, ma ha completamente omesso la presenza di 565 israeliana a vario titolo presenti.

Secondo Shomrim, un'organizzazione di giornalisti israeliani impegnata nell'inchiesta internazionale e citata dai media israeliani, la parola "Israele" compare 40.000 volte nell'elenco in questione .

Lo scandalo di evasione fiscale svelato dai “Pandora papers” colpisce infatti circa 565 israeliani , tra i quali spicca il nome di Nir Barkat, ex sindaco di A-Quds (Gerusalemme) e attuale deputato del parlamento israeliano.

Nella lista ci sono anche Haim Ramon, ex vice primo ministro di Israele ed ex membro del parlamento, nonché Beny Steinmetz, un uomo d'affari israeliano.

Anche l'associazione dei coloni Ateret Cohanim, che promuove gli insediamenti illegali ad Al-Quds, è menzionata.

Infatti, secondo Uri Blau, un giornalista investigativo israeliano, le organizzazioni di coloni usano spesso società fittizie per acquisire proprietà immobiliari ad Al-Quds.

Ecco, quindi, meglio parlare delle presunte amanti dei nemici dell'Occidente che rivelare come viene attuata la pulizia etnica dei palestinesi, la quale non avviene solo con le armi.

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