La polizia polacca arresta 2 giornalisti al confine con Bielorussia

15 Novembre 2021 11:09 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Questa mattina, due giornalisti di RT France sono stati arrestati dalla polizia polacca mentre seguivano la crisi migratoria al confine polacco-bielorusso. Il giornalista David Khalifa stava facendo il punto della situazione dal villaggio di Usnarz Gorny, in Polonia, a cento metri dal confine, quando è stato arrestato con un altro giornalista di RT France, Jordi Demory. Ci hanno chiesto di lasciare il posto e di non filmare ", ha spiegato in diretta poco fa il giornalista di RT France, specificando che la polizia polacca, "estremamente tesa", ha anche impedito all'equipe giornalistica di filmare. "In diverse occasioni ci hanno chiesto di lasciare il posto e di non filmare", ha aggiunto David Khalifa. I due giornalisti sono stati portati in autobus per raggiungere la stazione di polizia nella cittadina di Sokolka, a una ventina di chilometri da Usnarz Gorny.

"I diritti all'informazione devono essere esercitati ovunque, anche nelle cosiddette aree vietate"

Insieme a RT France, Ursula Szomko, della polizia di Sokolka, ha spiegato di essere stata arrestata per essersi recata in una zona vietata, inn quanto è "illegale". Ha aggiunto che nessuno, giornalista o meno, può recarsi in questa zona dove è attualmente in corso uno scontro tra le autorità polacche e bielorusse.

Come ricorda Dominique Pradalié, segretario generale dell'Unione nazionale dei giornalisti (SNJ), intervistato da RT France, "la libertà di stampa deve essere esercitata ovunque, anche nelle cosiddette aree vietate". E aggiunge: “La nostra missione di giornalisti è quella di andare dove stanno accadendo gli eventi per informare i cittadini. È il diritto di informare e di essere informati”. Dominique Pradalié ha poi deplorato il tentativo delle autorità polacche di impedire la presenza di tutti i "testimoni" al confine, chiedendo il rilascio dei giornalisti.

Migliaia di migranti sono attualmente sistemati in campi di fortuna nella speranza di entrare nell'Unione europea (UE) al confine tra Polonia e Bielorussia. La crisi è uno scontro diplomatico tra le autorità polacche , con riferito particolare all'Ue, che accusano Minsk di "strumentalizzare" questa crisi, cosa che le autorità bielorusse negano.

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