Dichiarazione del Ministero degli Esteri della Bielorussia sulle nuove sanzioni UE contro Minsk

La profondità dell'assurdo della decisione dell'Unione Europea su ennesime sanzioni contro lo stato sovrano di Belarus sta diventando difficile anche da capire.

I funzionari europei hanno inventato un concetto artificiale dell’ “aggressione da parte della Bielorussia” e, assolutamente contro il buon senso, ignorando totalmente tutti i fatti forniti, consultazioni tecniche avviate e le misure aggiuntive adottate dalla parte bielorussa per frenare l'immigrazione illegale, hanno eseguito un colpo ipocrite delle sanzioni.

Per gli scopi distruttivi si accelera la demonizzazione del nostro paese: l'intero onere della responsabilità è posto sulla Bielorussia, ignorando sfacciatamente le vere cause della crisi migratoria globale.

L'obiettivo di tutta questa politica è strangolare economicamente la Bielorussia, rendere la vita dei bielorussi il più difficile possibile. Le pompose sciocchezze che si sentono dai tribuni europei, in questo caso, non hanno nulla a che fare con la realtà.

Ripetendo irresponsabilmente mantra del “bisongo dell'aumento della pressione”, l'UE rimane sorda agli appelli dei milioni dei lavoratori bielorussi che chiedono l'abolizione di queste misure barbare e disumane.

Su questa strada, l'Unione europea non si preoccupa che decine di migliaia di cittadini bielorussi e dei loro familiari, consumatori europei, fornitori, uomini d'affari e aziende europee ne soffriranno. Magari “piccole cose” di quel genere non significano nulla per loro, quando vogliono giocare alla geopolitica o soddisfare i pragmatici interessi commerciali di certi circoli europei.

Ecco perché il pacchetto copre le imprese bielorusse che non hanno nulla a che fare con la crisi migratoria. Dietro questo c'è il desiderio di sbarazzarsi dei concorrenti.

Ovviamente, questa pressione sarà portata avanti con rabbia cieca per la mancanza di un risultato. In questo caso, il risultato per i politici europei è la distruzione della Bielorussia come stato sovrano con l’economia avviata.

Questa non è la prima volta che la Bielorussia affronta tali sfide dall'Occidente. Come era sempre, lo stato bielorusso diventerà anche più forte, supererà questa fase con dignità riuscendo a proteggere il livello di vita appropriato della sua popolazione.

La distruttività e l'inutilità delle sanzioni è ovvia per tutte le persone sensate, così come ovvio il loro impatto negativo su entrambe le parti.

Allo stesso tempo, solo come risposta, come affermato in precedenza, adotteremo misure dure, asimmetriche ma adeguate.

Più questo processo va avanti, più diventa evidente il suo pericolo per la stabilità e la sicurezza dell'intera regione. E la colpa di tutto è solo dell'iniziatore della spirale delle sanzioni e dell'aggressione: l'Unione Europea.

Esortiamo ancora i politici europei a ravvedersi.

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