“Assange libero. Il giornalismo non è un crimine”. Cartelloni pubblicitari a Roma, Milano e Torino

Riceviamo e pubblichiamo

È solo disponendo di dati veri ed autentici che possiamo esercitare scelte consapevoli e giudicare le azioni che i governi compiono in nostro nome.

Julian Assange, nell’interesse pubblico, ha svelato informazioni veritiere su crimini di guerra, torture e corruzione. Informazioni che i governi volevano tenere nascoste attraverso lo scudo del segreto di Stato, usato abusivamente per coprire i reati e lasciare impuniti i colpevoli.

Per le sue scelte coraggiose, Assange ha perso la libertà da oltre 11 anni, e ora sta per essere estradato negli USA, dove rischia una pena di 175 anni in isolamento in ADX Florence, prigione di massima sicurezza in cui sono detenuti i criminali più pericolosi ed efferati come il re del narcotraffico, El Chapo. Ecco come viene punito un giornalista investigativo per aver osato indagare sui crimini di Stato.

Noi ci opponiamo a questa condanna a morte: difendiamo la vita di Assange e il nostro #DirittoDiSapere!

La nostra iniziativa – l’installazione di cartelloni pubblicitari in tre città d’Italia – porta il messaggio semplice ed efficace “Assange libero. Il giornalismo non è un crimine” direttamente in strada, dove tutti noi, durante una semplice passeggiata o un viaggio in auto potremo essere colpiti da questo messaggio forte e chiaro. Abbiamo bisogno del vostro aiuto perché questa campagna di sensibilizzazione vi diventi realtà: per favore, fai una donazione e aiutaci a diffondere l’iniziativa.

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