In quel di Davos dove è in corso di svolgimento il World Economic Forum, l’ex vicepresidente statunitense e candidato democratico alla presidenza Al Gore, che già negli anni '90 era stato definito dalle pagine del Washington Post "molto noioso" e con una "personalità naturalmente rigida e legnosa”, è andato in scena in versione Greta Thunberg.
Un tentativo che il blog ZeroHedge ha definito un "momento Greta" e di liberarsi della sua nota rigidità è sfociato in una sfuriata in cui ha affermato che le emissioni di anidride carbonica e i gas serra stanno intrappolando "tanto calore in più quanto ne verrebbe rilasciato da 600.000 bombe atomiche di classe Hiroshima che esplodono ogni singolo giorno sulla Terra".
Un catastrofismo in linea con questi tempi cupi in cui vive l’umanità: secondo Al Gore anidride carbonica e gas starebbero facendo "bollire gli oceani" e creando "bombe di pioggia" e "fiumi atmosferici" con conseguenti milioni di "rifugiati climatici".
"Si prevede che i rifugiati climatici raggiungeranno il miliardo in questo secolo"... ha detto, prima di passare alla "xenofobia" scatenata in qualche modo sul mondo a causa delle "bombe di Hiroshima".
Al Gore is unhinged at WEF. pic.twitter.com/RnOFHG6mrn
— Citizen Free Press (@CitizenFreePres) January 18, 2023
Doveroso è infine notare che detti catastrofisti alla Al Gore, almeno a parole, estremamente preoccupati per il futuro del pianeta dell’umanità, non spendono una sola parola di critica verso chi giorno dopo giorno alimenta una guerra che potrebbe sfociare in un conflitto generale dove il rischio che vengano utilizzate armi ben più potenti delle bombe di Hiroshima è maledettamente reale.
P.S. Il più grande inquinatore al mondo è l’esercito degli Stati Uniti. Cosa dice a riguardo Al Gore?
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