Il presidente del Consiglio europeo Michel appoggia Macron sul distacco dagli USA

All'inizio di questa settimana, il presidente francese Macron ha affermato che l'Europa dovrebbe diminuire la sua dipendenza dall'"extraterritorialità del dollaro", sostenendo che se le tensioni tra Stati Uniti e Cina si surriscaldassero, i Paesi europei non avrebbero il tempo né le risorse per finanziare la loro autonomia strategica.

In tal caso, "diventeremo dei vassalli", ha avvertito in un sussulto di lucidità assai raro nei governanti europei, parlando ai media sul suo aereo di ritorno da una visita di Stato di tre giorni in Cina, nella giornata di lunedì, esortando i suoi colleghi leader europei a diventare autosufficienti.

"Il grande rischio che corre l'Europa è quello di rimanere "invischiata in crisi che non sono nostre, il che le impedisce di costruire la sua autonomia strategica", ha affermato Macron, esortando i leader europei a concentrarsi sulla necessità di rimanere fuori da un potenziale conflitto tra Washington e Pechino su Taiwan.

Mentre si accendono le polemiche sulle osservazioni di Macron, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha affermato che la posizione del leader francese, secondo cui i Paesi europei dovrebbero resistere alle pressioni per diventare seguaci di Washington, non è isolata tra i leader dell'UE e che le sue opinioni riflettono un cambiamento crescente tra i leader del blocco.

"Rispetto a diversi anni fa, c'è stato un balzo in avanti sull'autonomia strategica", ha dichiarato Michel alla trasmissione televisiva francese La Faute à l'Europe in un'intervista, come riporta la rivista Politico.

"Sulla questione delle relazioni con gli Stati Uniti, è chiaro che al tavolo del Consiglio europeo possono esserci sfumature e sensibilità. Alcuni leader europei non direbbero le cose nello stesso modo in cui le ha dette Emmanuel Macron... Penso che non pochi la pensino davvero come Emmanuel Macron", ha aggiunto.

Anche Balazs Orban, direttore politico del Primo Ministro ungherese Viktor Orban, ha appoggiato il punto di vista di Macron.

Ha affermato che attualmente l'UE sta adottando acriticamente la posizione degli Stati Uniti, presentando gli interessi di Washington come interessi europei.

"Le azioni intraprese fanno sembrare che gli interessi europei siano uguali a quelli statunitensi. Al momento, non vedo l'UE o i Paesi più grandi dell'UE lottare per la sovranità - e nemmeno le istituzioni dell'UE lo stanno facendo", ha dichiarato in un tweet.

Macron ha continuato a sostenere la "sovranità europea" in un discorso tenuto martedì al Nexus Institute dell'Aia durante una visita di Stato nei Paesi Bassi.

Ha detto che un tempo la sovranità europea poteva sembrare solo un'idea francese o addirittura un pio desiderio. Macron ha sottolineato il pericolo di un'Europa troppo dipendente da altre potenze mondiali, affermando che ciò pone l'Europa nella condizione di non essere in grado di decidere da sola.

La sovranità europea dovrebbe significare che il continente può "scegliere i nostri partner e plasmare il nostro destino" piuttosto che essere "un mero testimone (della) drammatica evoluzione di questo mondo", ha affermato. "Questo significa che dobbiamo sforzarci di essere artefici di regole piuttosto che di prenderle".

Il piano di Macron per la sovranità europea prevede sei misure chiave, tra cui un bilancio comune per la difesa, lo snellimento delle procedure di immigrazione e asilo e lo sviluppo di un nuovo partenariato con l'Africa.

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