Il software di un'azienda italiana che consente di controllare gli smartphone

I software della Hacking Team, azienda di Milano specializzata in tecnologia per la sorveglianza, possono prendere il controllo totale del vostro telefono cellulare. Questo è il risultato di una ricerca condotta dalla società russa Kaspersky Labe dal laboratorio antisorveglianza Citizen Lab dell’Università di Toronto.
Operativa dal 2001, la Hacking impiega oltre 50 persone e offre ai clienti la possibilità di "tenere sotto controllo i vostri obiettivi e monitorarli, indipendentemente dalla crittografia e dalla mobilità", e consente di "tenere d'occhio tutti i vostri obiettivi e gestirli in remoto, il tutto da un'unica schermata".
È la prima volta che Remote Control Systems (RCS), il software trojan dell’azienda italiana, è stato collegato ai telefoni cellulari e questo pone una nuova potenziale minaccia per la privacy degli utenti di telefonia mobile.
"La nostra ultima ricerca ha identificato moduli mobili che funzionano su tutte le piattaforme, come Android e iOS," ha scritto ricercatore di Kaspersky Sergey Golovanov.
"Questi moduli sono installati utilizzando agenti infettanti. Essi si traducono in un controllo completo su tutta l’attività svolta su un computer e nelle sue vicinanze. Attivano segretamente il microfono e prendendo inquadrature regolari che assicurano una costante sorveglianza dell’obiettivo”.


La polizia può installare il malware spia direttamente nel telefono se vi è l'accesso diretto al dispositivo, o se il proprietario del telefono si connette a un computer già infetto, secondo Wired.
Vari software possono anche attirare gli utenti a scaricare apps false mirate.
Una volta all'interno di un iPhone, per esempio, può accedere e attivare il controllo di Wi-Fi, GPS, GPRS, registrazione di voce, e-mail, SMS, MMS, elenco file, cookie, gli URL visitati, pagine web memorizzate nella cache, rubrica, cronologia delle chiamate, note, calendario, appunti, lista delle applicazioni, cambiare SIM, microfono, inquadrature, chat , WhatsApp, Skype e Viber.
Hacking Team ha sostenuto che i suoi prodotti vengono utilizzati per le intercettazioni governative legali, aggiungendo che non vende prodotti a paesi inseriti nella lista nera da parte della NATO o a regimi repressivi.


Wired ha riferito che ci sono stati casi in cui le applicazioni di spionaggio sono state utilizzati in modo illegale in Turchia, Marocco e Arabia Saudita.
Citizen Lab ha scoperto il malware nascosto in un’app di notizie di Qatif Oggi, un servizio di notizie e informazioni in lingua araba che riporta gli eventi della parte orientale della regione di Qatif, Arabia Saudita. Ha inoltre sostenuto che le prove indiziarie indicano che il governo dell'Arabia Saudita starebbe usando il malware contro i manifestanti sciiti nella zona.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa