Il trono del dollaro vacilla

Allo stato attuale, il dollaro americano rappresenta circa il 61% delle riserve valutarie mondiali, scrive Simon Black su SovereignMan.
 
E' ancora una scommessa sicura per molti, non perché la moneta sia in realtà forte, ma perché molti altri fanno affidamento su di essa.
 
I paesi legati al dollaro Usa hanno interesse nella salute della moneta.
 
A causa di questo interesse comune, una sorta di allenza non ufficiale, involontaria si è formata tra tutti loro.
 
Insieme, stanno tutti facendo finta che tutto va bene. Se il dollaro dovesse crollare, sarebbero tutti danneggiati, quindi cercano un modo per coprirsi le spalle a vicenda.
 
Dal trono di valuta di riserva del mondo, la Federal Reserve, con il potere di stampare il dollaro statunitense, si sente pericolosamente onnipotente.
 
Può sempre farla franca. Per ora.
 
Nuove alleanze sono state create per detronizzare il dollaro.
 
Proprio questa settimana ancora è stato fatto un altro accordo di currency swap tra le banche centrali di Mosca e Pechino. Questa volta di150 miliardi di renminbi.
 
Il volume degli scambi commerciali tra la Cina e la Russia raggiungerà i 100 miliardi dollari (600 miliardi di renminbi) il prossimo anno, e si prevede che raggiungerà i 200 miliardi di dollari entro il 2020. Questo ultimo accordo di currency swap riduce notevolmente la necessità di dollari nelle loro transazioni.
 
Attualmente, il 75% degli scambi commerciali tra i due paesi è condotto in dollari. Quando hanno firmato l'accordo per il currency swap bilaterale, il vice primi ministro russo ha detto che questo "incoraggerà le imprese dei due paesi a condurre il commercio in valute locali ed evitare l'uso di moneta di un paese terzo."
 
A chi pensate si stesse riferendo?
 
Minacciati dalla crescente forza della Cina e della Russia, gli Stati Uniti stanno attivamente lavorando per diffamare i due paesi. Tra i titoli di guerra, sia informatica che militare, il governo sta cercando di far rivivere i giorni del "pericolo giallo e del pericolo rosso".
 
Tuttavia, non è possibile utilizzare la stessa tattica sul suo alleato di lunga data, l’Europa.
 
Anche la Banca Centrale Europea ha avviato discussioni sulla possibilità di includere il renminbi come una delle sue valute di riserva.
 
E, a partire da questo mese, l'euro e il renminbi sono già direttamente negoziabili.
 
Martedì scorso il Regno Unito è diventato anche il primo paese oltre la Cina ad emettere un prestito obbligazionario sovrano in renminbi.
 
Anche la Corea del Sud è saldamente sul treno del renminbi con i depositi in renminbi nel paese che sono aumentati di 55 volte in un solo anno .
 
E' molto chiaro quale sia la tendenza attuale. Tutte queste notizie sono pezzi dello stesso puzzle. Il trono del dollaro vacilla mentre sta perdendo la sua importanza e il suo status di valuta di riserva globale per eccellenza. Il renminbi intanto si rafforza.
 
L'intero ordine esistente basato su un’unica moneta è minacciato.
 
Una nuova era finanziaria sta arrivando.
 

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