La Cina volta le spalle ad Arabia Saudita e si rivolge a Russia e Colombia per il petrolio



La Cina ha ridotto l’importazione di petrolio dall’Arabia Saudita e ha aumentato gli acquisti di greggio dalla Russia e Colombia, secondo i dati dell’Amministrazione generale delle dogane della Cina.

Pertanto, il volume di petrolio importato dall'Arabia Saudita è sceso del 2,7% fino a 4,74 milioni di tonnellate nel mese di settembre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel frattempo, le importazioni dalla Russia sono aumentate del 56,8% e del 389,6% dalla Colombia.

Pechino sta ricorrendo a una maggiore varietà di fornitori, dal Venezuela fino agli Usa e Nigeria, che offrono il greggio a prezzi più bassi, mentre con il più grande aumento della produzione negli Stati Uniti in quasi 30 anni ha ridotto le sue esportazioni dall’ Arabia Saudita, scrive Bloomberg. Il paese arabo ha ridotto i prezzi del petrolio in Asia fino al minimo negli ultimi sei anni, dal momento che ha come obiettivo quello di mantenere la quota di mercato, anche se i prezzi di riferimento mondiali sono scesi di circa il 25% da giugno.

Il mese scorso la Cina ha pagato in media 94,56 dollari per barile di petrolio colombiano e di 95,27 dollari per il petrolio in Brasile, mentre l'Arabia Saudita ha venduto il suo greggio da 102,3 dollari al barile.

"Le raffinerie cinesi preferiscono forniture da Oman e Sud America a quelle dell’Arabia Saudita perché i loro prezzi in relazione con la produzione sono più competitivi," ha detto l'analista di ICIS-C1 Energy, Amy Sun, a Bloomberg.
"La Cina ha anche aumentato le importazioni dalla Russia dopo aver firmato un nuovo contratto l'anno scorso," ha detto.
Per il volume di petrolio importato, la Cina cede il passo solo agli Stati Uniti, secondo l’Agenzia internazionale dell’Energia.

La Cina importerà circa 26 milioni di tonnellate di greggio al mese nel quarto trimestre, secondo le previsioni di ICIS-C1.


Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa