Tutti noi dovremmo evitare di andare in paesi corrotti del terzo mondo come questo..

John Anderson, scrive Simon Black su SovereignMan, un turista americano di San Clemente, California, stava guidando lungo una strada dissestata quando ha visto delle luci lampeggianti nello specchietto retrovisore.
Dopo un breve scambio con l'ufficiale di polizia locale, Anderson è rimasto scioccato quando il poliziotto ha iniziato a perquisire il suo veicolo.
Anderson aveva 25.180 dollari in macchina, che tra l'altro non è un reato secondo le leggi locali.
Quando il poliziotto li ha visti, ha detto ad Anderson che li avrebbe presi e lo ha minacciato di arresto in caso di proteste.
Anderson non poteva crederci. Questo è il genere di cose che si sente sempre su questi paesi del terzo mondo: poliziotti corrotti e stato ladro.
Anderson ha consegnato il denaro e il poliziotto lo ha lasciato andare senza incriminarlo, ma requisendo fino all’ultimo centesimo trovato nel veicolo.
Per i successivi due anni, Anderson ha cercato di lottare senza successo contro il sistema giudiziario del paese.
È chiaro che tutti noi dovremmo evitare di andare in questi paesi corrotti del terzo mondo.
Peccato però che Anderson si trovasse negli Stati Uniti d'America. Ed egli è ben lungi dall'essere l'unica vittima di questa rapina nota come confisca dei beni.
Dall’11 settembre, le forze di polizia della Terra della Libertà hanno fatto oltre 62.000 sequestri senza incriminazioni, rubando 2,5 miliardi di dollari in contanti.
Il costo per intraprendere azioni legali contro il governo è così alto, che solo circa il 17% delle vittime in realtà si oppone alla confisca.
E anche allora, solo il 41% di coloro che intraprendono azioni legali riesce ad avere indietro i propri soldi.
Ciò significa che il governo ha un tasso di successo maggiore del 93% in quello che è un vero e proprio furto.
Questo è peggio della mafia, è un furto palese lasciato impunito da parte di persone che hanno giurato di proteggere e servire. E' il genere di cosa che si pensa possa verificarsi solo nei paesi corrotti.
Ecco la buona notizia: molte persone si stanno rendendo conto di vivere in un paese non libero.
Stanno cominciando a capire quello che Simon Black chiama 'la criminalizzazione dell’esistenza.'
Ogni dettaglio della nostra vita è regolato - cosa possiamo / non possiamo mettere nel nostro corpo, come dobbiamo educare i nostri figli, etc.
Una donna del Tennessee è stata incarcerata all'inizio di questo mese per aver ignorato una disposizione della città che le di tagliare alcuni cespugli incolti nel suo cortile.
Questa non è libertà.
L'ironia è che, anche se molte persone stanno iniziando a capirlo, stanno chiedendo alla stessa istituzione che li ha resi schiavi di risolvere il problema.
E' proprio il governo che ha creato questo sistema.
E' il governo che ha approvato le Norme sulla Confisca civile che permettono alla polizia di commettere una rapina.
E' il governo che continua con arroganza, sfacciatamente a spiare tutti i cittadini, nonostante le proteste pubbliche.
Proprio oggi, il governo federale degli Stati Uniti ha pubblicato 490 pagine di nuove regole, proposte e informazioni sulla normativa.
Tutto questo è insostenibile, stanno regolamentando tutto.
E' il governo che fa questo. Il governo è il problema, non la soluzione.
Affidarsi al governo per risolvere un problema da lui creato è del tutto irrazionale. Essi sono incapaci di correggersi.
La soluzione - il potere - è con l'individuo.
Tutti gli strumenti e tutte le risorse per prendere le distanze da questo sistema esistono già.
Da un lato, c'è sempre la possibilità di lasciare il paese. Il sogno americano è ancora vivo e vegeto ... ma non negli Stati Uniti.
Ma anche se si rimane, ci sono decine di modi per riprendersi di nuovo la libertà.
Le soluzioni sono là fuori. E' il momento di prenderle in considerazione.

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