5maggio, il futuro dell'euro nella sentenza della Corte Costituzionale tedesca


di Giuseppe Masala

Ho letto alcune considerazioni molto ben fatte sulla sentenza di domani della Corte Costituzionale Tedesca relativa alle manovre di politica monetaria della Bce però ritengo che non sia il caso di scervellarsi per anticipare cosa verrà deciso.

Per quanto mi riguarda a me basta che vengano ribadite due cose già dette nella ormai celeberrima sentenza del 15 Agosto 2017.

  1. Che la Bundesbank potrebbe subire "perdite" nei vari programmi di acquisto della Bce. Bene, questo punto è dirimente. Una Banca Centrale, ovvero l'Ente Pubblico al quale lo stato demanda l'atto sovrano di battere moneta, non può subire perdite. Semplicemente perchè non può finire i soldi essendo l'entità che li produce. Il suo compito è quello di trasmettere all'economia reale del paese gli impulsi di politica monetaria necessari e se questo producesse delle perdite di bilancio possono essere tranquillamente ripianate (con una tra le diverse modalità contabili possibili), è un tema del tutto irrilevante. Il concetto di perdita per una banca centrale semplicemente non esiste. Se nell'ambito dell'azione di trasmissione delle politiche monetarie la Bce subisce perdite - nella logica della Corte di Karlsruhe - significa che la Bce non è ne più e ne meno che un fondo sovrano con dei titoli in portafoglio sui quali la Bundesbank non può subire perdite. Ergo, sempre nella logica della Corte, se gli altri stati considerano la Bce la loro banca centrale questa può operare fin tanto che non comporta perdite per la Germania che la Bce la considera una mera partecipazione ad un fondo sovrano. Piaccia o non piaccia così stanno lo cose

L'altro punto fondamentale è che la Corte di Karlsruhe confermi la necessità per la Bundesbank dell'approvazione preventiva del Senato tedesco (Bundestag) per tutte quelle operazioni della Bce che potrebbero esporre a perdite la Bundesbank medesima. Ciò significherebbe di fatto che la politica monetaria della Bce è soggetta ad approvazione del Senato tedesco (peraltro con buona pace della tanto sbandierata indipendenza delle banche centrali dalla politica...ma tant'è, la Corte di Karlsruhe ci ha già detto che la Bce è un Fondo Sovrano) e ciò significa che tutti noi siamo soggetti alle deliberazioni del Senato tedesco.

Inutle ricordare che già il fatto che la Corte Costituzionale tedesca valuti l'azione della banca centrale sulla base della Costituzione Tedesca significa che tutti noi siamo soggetti alla Costituzione tedesca, però senza essere cittadini tedeschi e dunque privi dei diritti di cittadinanza. Dunque semplici abitanti di uno spazio coloniale.

Presto o tardi questa follia finirà, forse tra qualche anno, forse tra cento anni. Ma finirà. E sarà chiaro l'enorme truffa che abbiamo subito. Ovviamente truffa impossibile da subire se non a causa di politici Quisling; meri burattini in mano a Berlino.

Le più recenti da Economia e dintorni

On Fire

Daniele Luttazzi - Le 7 domande che Fabio Fazio non ha rivolto a Ursula Von der Leyen

  di Daniele Luttazzi - Nonc'èdiche (Fatto Quotidiano, 14 maggio)     Durante la sua intervista a Ursula von der Leyen, Fabiofazio ha evitato alcune domande che...

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

I 3 momenti che sanciscono il punto di non ritorno per l'Europa

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Da sempre nella storia esistono dei passaggi storici che segnano un punto di svolta per interi popoli e per interi continenti. Sovente questi passaggi sono legati...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa