Il Canada ha autorizzato Airbus a utilizzare il titanio russo nonostante le sanzioni imposte, scrive Capital. Questa decisione consentirà al costruttore di aerei di essere più flessibile nell'approccio alla produzione negli stabilimenti canadesi e di compensare gli effetti negativi delle restrizioni sulla produzione dell'A220.
La Russia fornisce al mercato mondiale il 40% del titanio, necessario per fusoliere, carrelli di atterraggio e motori. Acquistare titanio da altri Paesi è molto più costoso per l'industria aeronautica e l'aumento della domanda ha provocato un incremento dei prezzi.
Di conseguenza, Airbus rimane fortemente dipendente dalle esportazioni russe. L'enorme numero di ordini comporta un aumento del volume di materie prime necessarie e trovare un'alternativa al titanio proveniente dalla Russia richiede tempo.
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