Caro M5S, sull'"escalation" in Ucraina, per favore almeno il silenzio


di Alessandro Bianchi

C’è un partito che, in Italia, più di tutti porta sulla coscienza la tragica belligeranza attiva del nostro paese nel conflitto in Ucraina. Il Movimento 5 Stelle, partito di maggioranza relativo nella scorsa legislatura, è il principale responsabile della delega in bianco sull’invio di armi al regime di Kiev deciso dal governo Draghi, che ha enormemente contribuito all’escalation attuale.

Quando si parla di conflitto in Ucraina ci si aspetterebbe, dunque, dal partito di Conte almeno il silenzio come segnale minimo di rispetto dell’intelligenza degli elettori italiani.

Se non le scuse, almeno il silenzio.

E invece ci è capitato di imbatterci, nuovamente, nell’ennesimo comunicato “allarmista” su come ora, dovete credere e seguire noi, rischiamo l’escalation per le decisioni della Nato. Su come ora il mondo sia in pericolo. Su come ora ci sia davvero il rischio di una terza guerra mondiale. Su come se solo fossimo al governo noi...

Il comunicato in questione, dal titolo emblematico: "UCRAINA, M5S: CADE TABU’ INVIO TRUPPE NATO, FOLLIA IRRESPONSABILE", porta la firma dei vertici parlamentari esteri: Riccardo Ricciardi, vicepresidente del Movimento 5 Stelle e capogruppo in commissione Esteri Camera, Bruno Marton, capogruppo M5S in commissione Esteri e Difesa Senato, e Marco Pellegrini, capogruppo M5S in commissione Difesa Camera.

Leggiamo: "Dopo i carri armati, i cacciabombardieri e i missili a lunga gittata, cade anche l'ultimo tabù, quello fatale: l'invio di truppe Nato.”

Caspita. Davvero?

Il capolavoro arriva all'improvviso: “E' il tragico e logico epilogo della cieca logica dell'escalation militare che noi fin dall'inizio abbiamo denunciato come un rischio concreto, venendo derisi…”.

FIN DALL’INIZIO???? Lo hanno scritto veramente. Sul "derisi", nulla da obiettare. Forse sarebbe stato più opportuno insultati, ma ci accontentiamo...

Per amor di memoria storica e perché crediamo che solo da quella possano nascere prodromi di reale cambiamento e non brutte copie del PD, riportiamo brevemente quanto scritto per un comunicato similare di qualche mese fa dall'ineffabile Pellegrini.

Da "Bombe a grappolo: un bizzarro comunicato M5S giunge alla nostra email" (12 luglio 2023):

Il Movimento 5 Stelle, per chi lo avesse dimenticato, è divenuto primo partito del paese nel 2018 con un programma in politica estera all’avanguardia che prevedeva esplicitamente un ripensamento della posizione italiana nella NATO (leggete con molta attenzione la parte "Nuovi scenari di alleanze per l'Italia"), aveva portato in Parlamento una proposta di iniziativa popolare per una parlamentarizzazione della presenza di testate nucleari Usa e Nato presenti nel nostro paese. In quel programma era profeticamente individuato come il riarmo dell’Alleanza atlantica e le provocazioni nell’Est Europa avrebbero portato allo scontro con la Russia. E sempre profeticamente, in quel programma, si individuava molto bene come il regime di Kiev, infestato di neo-nazisti, fosse un avamposto coloniale di chi mirava ad uno scontro con Mosca. Presi i voti e divenuto il primo partito del paese, il Movimento 5 Stelle è da considerare il principale responsabile dell’invio di armi al regime di Kiev. Nel decreto del governo Draghi che avallava l’invio (senza alcuna specifica e in modo atemporale), i voti dei parlamentari grillini - che hanno rinnegato il mandato popolare del 2018, con pochissime eccezioni tra cui l’ex presidente della Commissione affari esteri del Senato, Vito Petrocelli, che, per quel voto perse l’incarico - sono stati decisivi.

Cari Riccardi, Pellegrini e Marton che cosa pensavate esattamente sarebbe successo quando il Movimento 5 Stelle dava il via libera all’invio di armi senza condizioni al regime di Kiev? Che cosa pensavate che sarebbe successo dando carta bianca alla NATO - organizzazione criminale responsabile (come brillantemente sostenuto dallo stesso M5S in un lontano passato) di efferati crimini contro l’umanità – se non l’escalation attuale? Cari Riccardi, Pellegrini e Marton esattamente cosa pensavate sarebbe successo quando avete votato (Marton l'unico non direttamente), da partito di maggioranza relativo, l’abominio del decreto Draghi sulle armi?

E quindi oggi, caro M5S, da inutile opposizione, almeno il silenzio. Quando avevate la possibilità di incidere avete determinato l'escalation attuale come una copia sbiadita del PD. Oggi, da inerme opposizione, per favore, almeno il silenzio.

----

L'AntiDiplomatico è un giornale online regolarmente registrato al Tribunale di Roma che subisce la censura di "fact-checker" di testate a noi concorrenti e dell'agenzia statunitense NewsGuard. C'è un solo modo per essere sicuri di rimanere sempre aggiornati con il nostro lavoro: cliccando qui.

Le più recenti da Editoriali

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa