Dalla Bundersbank un messaggio chiaro sul "Recovery Fund"


di Giuseppe Masala


Jens Weidmann, Presidente della Bundesbank, dopo un paio di settimane di silenzio rilascia interessanti dichiarazioni. Ovviamente non parla della scadenza del 5 Agosto e della decisione che comunque dovrà prendere ma si concentra sul Recovery Fund e sulla crisi economica in generale.

Non condivide la scelta di debito in comune europeo per grosse cifre e per un periodo troppo lungo di tempo (esattamente in linea con i trattati Eu, con la Grundgeseitz tedesca e con la giurisprudenza consolidata della Corte di Karlsruhe) inoltre precisa che servono meccanismi di verifica e controllo sui fondi molto stringenti. Poi spiega come la fase della crisi in Germania sia passata (immagino significhi che sarebbe gradito lo stop del QE della Bce, ma questo già si sa).

Infine un pizzico di distruzione creatrice schumpeteriana: la "cassa integrazione" dovrebbe essere uno strumento di breve periodo e conseguentemente le aziende (e i dipendenti) con un modello di business superato dovrebbero essere lasciate al loro destino.

E niente, è che sono tedeschi. C'è tutta la loro visione dell'economia e della società. Il punto rimane sempre il medesimo: ma come è passato per la mente di fare un'unione monetaria con chi ha una visione culturale così diversa dalla nostra? Risponderanno gli storici.

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