Qual è il problema della "sinistra" che manifesta in solidarietà degli schiavi in Libia (che loro chiamano "migranti"), senza esprimere la stessa solidarietà ai cittadini libici che vivono da 10 anni a loro volta in ostaggio delle milizie di jihadisti cui noi mandiamo fondi, non perché si tengano i "migranti" (questo lo fanno volentieri già da sé, sono loro proprietà), ma per ripagare il petrolio che queste contrabbandano verso l'Italia?
Ed infatti tanto tuonò che alla fine piovve.
Accordi rinnovati, come sempre.
Non contro i migranti, ma per il petrolio.
Non contro i migranti, ma perché il sistema Italia ha bisogno di quel petrolio, destra e sinistra.
Non contro i migranti, ma per tenere viva la narrazione fiabesca delle ONG.
Non contro i migranti, ma perché i migranti in Libia continuino muti a essere censurati quando raccontano la verità sulla Libia. Quando raccontano che vogliono essere liberati e portati a casa per non essere la merce del neoliberismo UE travestito da diritti umani.
Lacrime e piagnistei, digiuni e vesti stracciate.
Il teatrino è finito. Anche questa volta.
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