Esequibo e sovranità del Venezuela. I 5 quesiti del referendum consultivo del 3 dicembre

“La decisione segue decenni di controversie e rappresenta un passo significativo nella difesa dei diritti sovrani del Venezuela su questo territorio in disputa”, si legge in una nota stampa ufficiale dell’Ambasciata della Repubblica bolivariana del Venezuela che annuncia la Consultazione Referendaria sull'Esequibo previsto per il 3 dicembre.

Dopo aver chiarito come il territorio appartenga storicamente al Venezuela sulla base del principio dell’UtiPossidetis Juris, nella nota si ripercorre la “ferita storica imperialista” prodotta dalla fase coloniale britannica che ha privato “il Venezuela di una vasta porzione di terre, processo che culminò nel Lodo Arbitrale del 1899, viziato di nullità e pertanto non riconosciuto come valido”.

Da allora la contesa ha visto varie fasi in cui il Venezuela, prosegue la nota, ha denunciato l’espropriazione e presentato un reclamo all’ONU che ha determinato l’applicazione dell’Accordo di Ginevra del 1966, “ancora oggi vigente e firmato da Venezuela, Gran Bretagna e la Guyana Britannica, oggi Guyana, dove viene riconosciuta una disputa territoriale sulla Guayana Esequiba.”

Tuttavia, negli ultimi anni, “la Guyana ha autorizzato unilateralmente l'ingresso di multinazionali come la Exxon Mobil Corporation nelle aree contese, violando l'Accordo e sfidando la legalità internazionale.”

In risposta alle violazioni, il Venezuela intende tutelare i propri diritti sovrani. Il primo passo sarà la Consultazione Referendaria fissata per il 3 dicembre 2023.

Coclude la nota stampa: "I cinque quesiti del Referendum Consultivo saranno questi:

Primo quesito:

"È d'accordo nel respingere con tutti i mezzi, conformi al diritto, la linea impostata in modo fraudolento dal Lodo Arbitrale di Parigi del 1899, che cerca di privarci della nostra Guayana Esequiba?"

Secondo quesito:

"Sostiene l'Accordo di Ginevra del 1966 come unico strumento giuridicamente valido per raggiungere una soluzione pratica e soddisfacente per il Venezuela e la Guyana, riguardo la controversia sul territorio della Guayana Esequiba?"

Terzo quesito:

"È d'accordo con la posizione storica del Venezuela di non riconoscere la giurisdizione della Corte Internazionale di Giustizia per risolvere la controversia territoriale sulla Guayana Esequiba?"

Quarto quesito:

"È d'accordo nell'opporsi, con tutti i mezzi conformi al diritto, alla pretesa della Guyana di disporre unilateralmente di un mare ancora da delimitare, in modo illegale e in violazione del diritto internazionale?"

Quinto quesito:

"È d'accordo con la creazione dello Stato della Guayana Esequiba e con lo sviluppo di un piano accelerato per l'assistenza integrata alla popolazione attuale e futura di quel territorio, che includa, tra l'altro, il conferimento della cittadinanza e della carta d'identità venezuelana, in conformitá con l'Accordo di Ginevra e il diritto internazionale, includendo di conseguenza detto Stato nella mappa del territorio venezuelano?"

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