Genocidio a Gaza. Oltre 100 vendite “segrete” di armi Usa a Israele dal 7 ottobre (WP)

07 Marzo 2024 18:38 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Il quotidiano nordamericano, The Washington Post, in un articolo scritto da John Hudson, ha rivelato martedì che il governo degli Stati Uniti ha effettuato oltre 100 spedizioni di armi a Israele dal 7 ottobre, alimentando il genocidio dei palestinesi a Gaza con la consegna di decine di migliaia di munizioni a guida di precisione, bombe di piccolo diametro, bunker buster, armi leggere e altre armi letali senza darne conto al Congresso.

Fin qui nulla di strano, da quando è stato fondato Israele che Washington gli invia armi.

C’è però una novità, Hudson ha fatto una precisazione, in seguito ad una rivelazione che gli è stata fatta da due funzionari statunitense a condizione di animato, ovvero che "l'amministrazione ha organizzato più di 100 trasferimenti individuali di armi a Israele, ma ha notificato ufficialmente al Congresso solo due spedizioni effettuate nell'ambito del processo di vendita di armi all'estero, che di solito vengono sottoposte all'esame dei legislatori e poi rese pubbliche".

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha aggirato il Congresso per approvare i due trasferimenti di armi resi pubblici invocando un'autorità di emergenza. Tuttavia, per nascondere decine di altri trasferimenti, la Casa Bianca si è affidata a "meccanismi meno pubblici", che includono "l'attingimento dalle scorte statunitensi, l'accelerazione di consegne precedentemente approvate e l'invio di armi in lotti più piccoli che scendono al di sotto di una soglia di dollari che richiede all'amministrazione di notificare il Congresso".

Queste pratiche hanno sollevato un dibattito negli States.

Hudson ha citato Josh Paul, un ex funzionario del Dipartimento di Stato, il quale si è dimesso per protestare contro la politica di Gaza dell'amministrazione Biden. Secondo Paul, "il processo di trasferimento delle armi manca di trasparenza intenzionalmente".

L’enorme numero di trasferimenti dal 7 ottobre, in gran parte finanziati dagli oltre 3,3 miliardi di dollari di fondi dei contribuenti statunitensi che Washington fornisce a Israele ogni anno, “è qualcosa che meritiamo di sapere come cittadini di una democrazia”, ha ribadito l’ex funzionario.

-----

LA CONOSCENZA E' L'ANTIDOTO PIU' POTENTE PER FERMARE IL GENOCIDIO DI GAZA.



3 LIBRI PER COMPRENDERE E REAGIRE: VAI ALLA PROMO

Le più recenti da IN PRIMO PIANO

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

I 3 momenti che sanciscono il punto di non ritorno per l'Europa

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Da sempre nella storia esistono dei passaggi storici che segnano un punto di svolta per interi popoli e per interi continenti. Sovente questi passaggi sono legati...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa