I nazisti ucraini continuano a bombardare (con armi Nato) i civili di Donetsk

19 Giugno 2022 10:00 Marinella Mondaini

Anche ieri i nazisti ucraini hanno bombardato il centro di Donezk. Oltre 440 proiettili sparati da sistemi reattivi di fuoco multiplo “Uragan”, “Grad” e cannoni d’artiglieria – calibro 155, 152 e 122 mm., - 5 morti e 12 feriti, distrutta parecchie infrastrutture, case civili. Il bombardamento ha anche provocato l’incendio e la caduta del tetto del 3 distaccamento dell’Università tecnica nazionale di Donetsk – la più antica Università del Donbass, fondata nel 1921.

Molti negozi sono chiusi, la popolazione esce solo per stretta necessità, se si viene colti dai proiettili per strada sanno che si devono buttare a terra, un gruppo di giornalisti è stato colto dal fuoco nella zona centrale della città. I punitori ucraini conducono il fuoco a tradimento, impiegano armi, calibro 155 che sono ARMI NATO, perciò i paesi che mandano le armi a Kiev, fra cui l’Italia, sono responsabili della morte dei civili del Donbass al pari dell’Ucraina.

Una guerra che è terrorismo contro la popolazione inerme.

Questi paesi meriterebbero la giusta reazione e le misure di risposta della Russia. Alleati e sostenitori di un regime nazista e terrorista. Il viaggio nel vagone blindato dei tre uomini a Kiev è stata l’ennesima dimostrazione, una buffonata per pura pubblicità, "colloqui" con il comico che si sapeva non avrebbero portato a nessun risultato in termini di conclusione della guerra dell’Ucraina contro il Donbass.

Non sono andati per questo, perché sono complici di Zelenskij nel distruggere l'Ucraina e il suo popolo, nel volere la "sconfitta della Russia", hanno detto "vi sosterremo finché non prevarrete". La stampa italiana scrive che il trio ha mandato un "messaggio cruciale al popolo ucraino aggredito dai russi". Una menzogna intollerabile. L'unico "colpo" dei tre è stato promettere la candidatura dell'Ucraina all'ingresso in Europa. Sono disposti a passare sopra a qualunque regola e principio pur di ottenere i loro scopi. Sono loro i più pericolosi.

(Foto di Vittorio Nicola Rangeloni)

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