Il FT scrive apertamente di limitare la liberta' d'espressione per fermare le "fake news" e la "propaganda di guerra"

Un paio di articoli del Financial Times ci offrono in modo chiaro il livello della ipocrisia raggiunto dalla disinformazione.

Per bloccare la diffusione delle “fake news” – cui il Financial Times è storico veicolo – il board di editorialisti del FT vuole senza tanti giri di parole restrizioni nella libertà di espressione.



In The Threat Posed by Putin’s Cyber Warriors il FT è così preoccupato dalla “disinformazione” che scrive: “la Russia non usa solo l’hackeraggio come forma di spionaggio. Quello che distingue le attività di Mosca è il modo malefico con cui utilizza le informazioni ottenute e dissemina fake news per inquinare l’atmosfera politica. Il timing del rilascio delle informazioni durante le elezioni Usa per indebolire Hillary Clinton, il candidato democratico, lo dimostra”.

Dopo aver iniziato questa crociata contro le fake news, si arriva al punto delle restrizioni.

“Berlino sta considerando di imporre multe salate a quei media che diffondono informazione falsa e infangante. Potrebbe sembrare una indebita restrizione alla libertà di linguaggio, ma nel contesto della propaganda di guerra disegnata per minare la democrazia occidentale, potrebbe essere necessaria per rafforzare le leggi esistenti su diffamazione e incitamento”.

Parole che fanno rabbrividire. Ma che sono state doppiate con un nuovo articolo dal titolo Trump blasts US intelligence on Russia dossier. Il sottotitolo è eloquente: “il presidente eletto riconosce che Mosca ha hackerato le elezioni”.

Si tratta di una bugia o fake news se volete. Basta conultare la trascrizione della conferenza di ieri. Trump dichiara:

As far as hacking, I think it was Russia. But I think we also get hacked by other countries and other people. And I — I can say that you know when — when we lost 22 million names and everything else that was hacked recently, they didn’t make a big deal out of that. That was something that was extraordinary. That was probably China.
But remember this: We talk about the hacking and hacking’s bad and it shouldn’t be done. But look at the things that were hacked, look at what was learned from that hacking.
That Hillary Clinton got the questions to the debate and didn’t report it?

Trump non ha mai detto che la Russia ha hackerato l’”elezione”. Non ha detto che ha hackerato nulla in particolare se non che “pensa” che ha hackerato il DNC.

  1. Hackerare il “DNC” non significa hackerare l’elezione
  2. Pensare non significa che l’ha fatto

Il Financial Times dovrebbe conoscere la differenza se vuole assurgere al ruolo di giudice delle fake news e arbitro delle limitazioni della libertà di stampa? Si chiede correttamente Mike Shedlock.

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