"Nelle guerre future, le nuove tecnologie possono consentire alle grandi potenze rivali, come la Cina e la Russia, di compiere attacchi precisi e devastanti contro le basi militari e le reti logistiche degli Stati Uniti, anche quelle all'interno degli stessi Stati Uniti", si legge in un articolo di alcuni giorni fa sulla rivista Foreign Policy.
Secondo la pubblicazione, i progressi nei settori aerospaziale, robotico, apprendimento automatico, stampa 3D e nanomateriali consentono la creazione di nuovi tipi di missili e droni letali. Questi possono essere lanciati con discrezione e percorrere grandi distanze, aggiunge l'autore Michael Beckley.
In particolare, il giornalista osserva che i nuovi missili ipersonici, ad esempio, combinano la velocità e la gamma dei missili balistici con la manovrabilità e la precisione dei missili da crociera.
"La diffusione di queste tecnologie renderà obsoleta l'attuale forma di guerra degli Stati Uniti", afferma l'autore e precisa che l'esercito americano avrebbe difficoltà a rispondere rapidamente ai possibili attacchi di Cina e Russia. Secondo Beckley, la maggior parte delle basi statunitensi ha pochi o nessun sistema di difesa antimissile o rifugi rinforzati.
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