Il vantaggio di essere diversi. Gli introversi

15 Novembre 2023 17:20 Damiano Mazzotti

Finalmente è stato tradotto il saggio della psicoterapeuta americana Marti Olsen Laney: "Il vantaggio di essere introversi. Come fiorire in un mondo che fa troppo rumore" (Mondadori, 2002 e 2023, 335 pagine, euro 22).

Quasi sempre "la principale caratteristica che contraddistingue una persona introversa è la fonte da cui ricava energia: il suo mondo interiore, fatto di idee, emozioni e impressioni. Gli introversi tendono a risparmiare energie e si sentono facilmente sopraffatti dai molteplici stimoli provenienti dal mondo esterno" (p. 29). In molti casi preferiscono limitare i contatti sociali per evitare di perdere troppo spazio e troppo tempo.

Gli introversi sono "abituati a un'intensa attività interiore e qualunque cosa provenga da fuori alza rapidamente il loro livello di saturazione". Non amando la sovrastimolazione gli introversi "cercano di regolare le esperienze di sovrastimolazione limitando gli stimoli esterni" in modo conscio o inconscio (p. 32). Per fortuna, per molte persone, vale questa affermazione: "il carattere sta in quello che fate al terzo e al quarto tentativo" (James Michener, scrittore di vicende storiche morto nel 1997).

Solitamente "gli introversi amano la complessità a patto di potersi concentrare solo su uno o due aspetti, senza urgenza. Se però hanno troppi progetti in corso si sentono facilmente soverchiati" (p. 33). Dopotutto è un problema di quasi tutti. Inoltre l'introversione appare "in molti siti sulla plusdotazione intellettuale, o iperdotazione cognitiva, dal momento che esiste un legame tra questa e l'introversione" (p. 22). Un legame a quanto pare molto affascinante. In ogni caso "bisogna sempre fare quello che pensiamo di non potere fare" (Eleanor Roosevelt).

Comunque esiste anche la classe "dei guerrieri", cha agiscono molto velocemente. Però i guerrieri hanno bisogno dei consiglieri e i consiglieri hanno bisogno dei guerrieri per fare accadere le cose. "Secondo molti studiosi, è per tale ragione che solo il 25 per cento della popolazione è introverso: perchè ne occorrono di meno" (p. 23). Probabilmente sono i meno gettonati quelli che fanno molto di più. Forse "quello che dobbiamo stabilire è in che modo siamo preziosi, e non quanto" (Edgar Zodaig Friedenberg, studioso americano morto nel 2000). Forse dobbiamo lasciare fare al nostro lato più giocoso.

Marti Olsen Laney è una psicoterapeuta, una ricercatrice e un'educatrice che tiene numerose conferenze riguardanti l'introversione negli Stati Uniti e in Canada (ha fatto anche la bibliotecaria).Per valutare gli approfondimenti: https://hiddengiftsoftheintroverted...

Nota aforistica - "La componente più importante della felicità consiste nel voler essere ciò che si è" (Erasmo da Rotterdam); "La democrazia non può sopravvivere senza la guida di una minoranza creativa" (Harlan Fiske Stone, ex Presidente della Corte Suprema degli Stati Uniti); "Immergiti nella luce delle cose, lascia che la natura sia la tua maestra" (William Wordsworth, poeta romantico britannico; "Il bambino è padre dell'uomo"); "Sono quel che sono" (Braccio di Ferro); "Il pensiero spirituale oscilla tra ciò che ha senso e ciò che non ne ha, non tra giusto ed errato" (Carl Gustav Jung; Ricordi, sogni, riflessioni); "Per vedere che cosa c'è sotto il proprio naso occorre uno sforzo costante" (George Orwell); "La felicità non è una stazione da raggiungere, ma un modo di viaggiare" (Margaret Lee Runbeck, scrittrice morta nel 1956); "La risata è la distanza più breve tra due persone" (Victor Borge, musicista e comico danese naturalizzato americano).

Nota aforistica superlativa - "Le armi del tatto non sono appuntite" (Colleen Carney); "I bambini non sono oggetti cui dare forma, ma persone di cui bisogna scoprire la forma" (Jess Lair); "La mia forza risiede nella mia tenacia" (Louis Pasteur); "Oltre che di ali, le grandi idee hanno bisogno del carrello di atterraggio" (Charles Douglas Jackson); "Quando ero giovane mi ricordavo ogni cosa, che fosse accaduta o no" (Mark Twain); "Una persona che interagisce in maniera creativa con gli altri può sollevare il mondo" (John Gardner); "Mai insultare un alligatore finché non hai attraversato il fiume" (Corderll Hull); "E' molto più facile essere critici che essere nel giusto" (Benjamin Disraeli); "Se la natura avesse voluto che parlassimo di più e ascoltassimo di meno, ci avrebbe dotati di due bocche e un solo orecchio" (Anonimo); "La principale responsabilità di un essere umano è congratularsi con se stesso" (Henry Winkler, produttore e scrittore che ha interpretato il ruolo di "Fonzie" nella serie Happy Days).

Le più recenti da L'AntiConformista

On Fire

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa