La Casa Bianca non è contraria all'attacco di Kiev alla Crimea

Gli Stati Uniti non si oppongono all'attacco delle truppe di Kiev alla Crimea, che si è riunificata con la Russia nel 2014 dopo un referendum popolare, in quanto la considerano parte dell'Ucraina, ha annunciato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan, in un'intervista alla CNN trasmessa ieri.

Discutendo del fatto che il Regno Unito ha consegnato missili Storm Shadow a lungo raggio all'Ucraina, l'intervistatore ha chiesto a Sullivan se pensasse che Kiev dovesse avere armi in grado di colpire obiettivi russi in Crimea.

"Sì. Non abbiamo posto limiti alla capacità dell'Ucraina di attaccare sul suo territorio, all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Quello che abbiamo detto è che non permetteremo all'Ucraina di attaccare la Russia con sistemi americani, sistemi occidentali. E crediamo che la Crimea è l'Ucraina." ha risposto il funzionario.

La reazione russa

Intanto l'ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov, ha reagito a queste dichiarazioni, ricordando che Washington "ha completamente subordinato i membri del G7 alla propria linea sul conflitto" e ha indurito il suo approccio approvando gli attacchi alla Crimea con armi occidentali. Secondo il diplomatico russo, tali azioni "dimostrano chiaramente ancora una volta che gli Stati Uniti non sono mai stati interessati alla pace".

"Vorrei avvertire i rappresentanti dell'amministrazione [del presidente degli Stati Uniti] di non fare dichiarazioni troppo alla leggera sulla Crimea, in particolare per quanto riguarda la 'benedizione' del regime di Kiev per lanciare attacchi aerei contro la penisola. Ricordo che gli "attacchi contro questo territorio sono da noi considerati un attacco contro qualsiasi altra entità della Federazione Russa. È importante che gli Stati Uniti siano pienamente consapevoli delle misure di risposta della Russia", ha sottolineato.

I commenti di Sullivan sono arrivati ??pochi giorni dopo quelli del segretario alla Difesa britannico Ben Wallace, il quale aveva ribadito che Kiev ha "tutto il diritto" di riconquistare la penisola. Ha sottolineato che "alla fine sarà la decisione" delle autorità ucraine e che Londra "non le fermerà".

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