La Catena dello schiavismo dei subappalti Ikea

03 Novembre 2021 21:18 Giorgio Cremaschi

Oltre venti facchini e corrieri questa mattina sono saliti a trenta metri di altezza sui grandi scaffali del magazzino della logistica della multinazionale Rhenus, a Roncadelle Brescia. A poche decine di metri c’è il mega centro commerciale Elnòs della IKEA.
I lavoratori che ora rischiano là in alto sono in fondo alla catena degli appalti e dei subappalti della multinazionale svedese, che si presenta verde, aperta, democratica e che per consegnare i suoi mobili ovunque si serve di loro. Che dipendono da un padroncino, che è in appalto per Rhenus, che lavora per IKEA. È la fiera dell’est dello sfruttamento, e ai lavoratori all’ultima stazione viene imposto di tutto.

Devono correre coi furgoni a consegnare la merce, senza orari e senza diritti. Nemmeno quello di rispettare le leggi. Sì perché per accrescere il guadagno il padrone fa caricare i furgoni oltre il consentito.
Così quando la polizia ferma il mezzo per un controllo, scopre che non è in regola, commina una multa e riduce i punti della patente del corriere alla guida. Il padrone che è buono la multa la rimborsa, ma i punti persi ovviamente no. Così questi lavoratori rischiano di perdere la patente e poi il lavoro e, siccome sono tutti migranti, anche il permesso di soggiorno. Insomma per non diventare disoccupati e clandestini devono mon rispettare la legge.
Questi lavoratori alla fine si sono ribellati, si sono organizzati con la USB e hanno preteso paghe giuste, orari umani e il rispetto del codice della strada. Il padrone allora li ha lasciti a casa, neanche licenziati semplicemente non li fa più lavorare.
Ecco perché sono andati qualche giorno fa a manifestare dentro il centro commerciale IKEA e oggi si sono arrampicati sugli scaffali della Rhenus. Perché le grandi aziende pulite e perbene appaltano il lavoro sporco agli schiavisti, così credono di farla franca. Ma a volte non succede, i lavoratori non ci stanno e le chiamano in causa. Quello che dobbiamo fare tutte e tutti noi, con IKEA e con tutte le multinazionali al vertice della catena dello sfruttamento. Forza compagni!
LA LOTTA CORAGGIOSA PAGA! Ora la Rhenus si è impegnata a risolvere tutto e a far pagare il dovuto ai lavoratori, che sono scesi dagli scaffali; nel pomeriggio in Prefettura verrà perfezionato l’accordo.

Le più recenti da Dalla parte del lavoro

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa