Dopo una telefonata durata oltre due ore, il presidente russo Vladimir Putin ha definito “franca e costruttiva” la conversazione avuta con Donald Trump, sottolineando la volontà comune di rilanciare i negoziati di pace tra Mosca e il regime di Kiev. Un’apertura diplomatica che segna una svolta significativa, proprio mentre i contatti tra le delegazioni russe e ucraine riprendono anche a Istanbul. Putin ha confermato la disponibilità della Russia a lavorare su un memorandum per un futuro trattato di pace, che includerebbe principi condivisi, un calendario per l’intesa e un possibile cessate il fuoco temporaneo.
Trump, dal canto suo, ha annunciato che le trattative tra le due nazioni partiranno “immediatamente”, come comunicato anche a Zelensky e ai leader europei. Il Vaticano, rappresentato dal papa Leone XIV, si è detto pronto a ospitare i colloqui, segnale di un crescente interesse internazionale per una soluzione pacifica. Trump ha inoltre evidenziato l’enorme potenziale economico di una Russia postbellica e il ruolo cruciale della ricostruzione ucraina, sottolineando che una pace stabile aprirebbe nuove opportunità di sviluppo e commercio per entrambi i Paesi.
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha lodato l’approccio “neutrale” di Trump, in netto contrasto con quello, a suo dire, apertamente schierato dell’Europa. Resta da vedere se adesso siamo di fronte a un nuovo inizio che possa finalmente condurre alla costruzione di una nuova architettura di sicurezza europea.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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