La tragedia di Gaza e la straordinaria attualità di Eduardo Galeano

05 Marzo 2024 11:00 Francesco Guadagni

Tutto il campionario delle atrocità che si possono immaginare, Israele sembra averle compiute tutte. Bombardamenti sui civili uccidendo donne e bambini, più della metà del totale delle 30mila assassinate nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Distruzioni di ospedali, cimiteri, del patrimonio artistico. In questo bestiario, emerge che l’esercito israeliano della Striscia di Gaza, ha investito civili palestinesi con carri armati e altri veicoli militari corazzati in diverse occasioni, uccidendo decine di persone, secondo un rapporto Euro-Med.

In fondo, come scrisse lo scrittore uruguaiano Edoardo Galeano:

L'esercito israeliano, il più moderno e sofisticato del mondo, sa chi sta uccidendo. Non uccide per errore. Uccide per orrore. Le vittime civili sono chiamate danni collaterali, secondo il dizionario di altre guerre imperiali.

Nella specifica atrocità commessa da Israele che andremo ad esaminare dal rapporto di Euro Med è giusto considerare che i popoli, o che dir si voglia opinione pubblica, ha realizzato un distacco totale dai loro governi, soprattutto in occidente, organizzando senza soluzioni di continuità manifestazioni, campagne di boicottaggio e di opinione.

Nella cosiddetta comunità internazionale, rappresentata da USA, Canada, Unione Europea, Giappone, Australia, Corea del sud, ormai l’opinione pubblica ha raggiunto una nuova consapevolezza, una convinzione che porta totale discredito, per non dire delegittimazione nei confronti dei loro governi che continuano a sostenere Israele nel genocidio sta commettendo nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre.

Proprio il genocidio in corso a Gaza, al di là di quello che potranno essere le sentenze delle Corti internazionali, segnano per Israele e i suoi seguaci e sostenitori una macchia indelebile.

Quello che avviene a Gaza, come in Ucraina sta aprendo la strada a nuovi scenari mondiali, nuovi equilibri. Il corso della Storia difficilmente può essere arrestato, ma il “mondo vecchio” che da secoli impone la sua egemonia tenterà con ogni mezzo di ignorare il cambiamento e persisterà nelle sue atrocità. Con la retorica che ben si conosce, della “difesa della democrazia” dei “diritti umani”, la riproposizione del modello occidentale come l’unico possibile.

Questa nuova consapevolezza, soprattutto in occidente, potrebbe avere una possibilità per compiere questo cambiamento, ma in Italia come in altri paesi, le forze politiche capaci di percorrere questo sentiero sono poche, ancora in costruzione o in alcuni casi drammaticamente inesistenti.

Euro Med e altre atrocità di Israele

Ritornando al campionario delle atrocità di Israele, Euro-Med Monitor cita il caso di un palestinese colpito a morte dall'esercito israeliano nella zona di Al-Zaytoun di Gaza City il 29 febbraio, dopo la sua detenzione. Prima è stato interrogato, trattenuto con manette di plastica e successivamente investito da un veicolo militare, che gli è passato deliberatamente sopra dai piedi alla testa.

Secondo i resoconti dei testimoni oculari forniti al team Euro-Med, il fatto è avvenuto in via Salah al-Din nel distretto di Zaytoun. Testimoni hanno riferito che i soldati israeliani hanno ammanettato le mani della vittima e poi lo hanno investito, indicando che era vivo prima di essere schiacciato dal peso del veicolo.

L'organizzazione per i diritti umani ha anche precisato che l'esercito israeliano è stato coinvolto in altri incidenti di natura simile.

Il 23 gennaio, un carro armato israeliano ha schiacciato i membri della famiglia palestinese Ghannam mentre dormivano in una roulotte nella zona delle Torri Taiba di Khan Younis. Il padre e la figlia maggiore della famiglia sono stati uccisi durante l'attacco, secondo Amina, la sorella più giovane.

Euro-Med ha anche segnalato casi di carri armati e bulldozer israeliani che hanno demolito e abbattuto le tende che ospitavano sfollati all’interno del cortile dell’ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia il 16 dicembre 2023.

Anas al-Sharif, corrispondente arabo di Al Jazeera a Gaza, ha descritto l'attacco come “un massacro terrificante con scene indicibili. Ciò che l’occupazione israeliana ha fatto all’ospedale Kamal Adwan è un crimine orribile contro i cittadini e il personale medico”.

Ecco quello che si vive a Gaza. Si ripropongono più attuali che mai le parole dell’articolo di Galeano, scritto nel 2009:

Di fronte alla tragedia di Gaza, i paesi arabi si lavano le mani. Come sempre. E come sempre, i paesi europei si sfregano le mani.

La vecchia Europa, così capace di bellezza e perversità, versa occasionalmente lacrime mentre celebra segretamente questa mossa magistrale. Perché la caccia agli ebrei è sempre stata un'usanza europea, ma per mezzo secolo quel debito storico è stato riscosso dai palestinesi, che sono anche semiti e che non sono mai stati, né lo sono, antisemiti.

Stanno pagando, con sangue costante, un conto degli altri.

Lo scrittore dedicò questo articolo a tutti i suoi amici ebrei uccisi dalle dittature fasciste del Sudamerica che, fra i loro consulenti, ebbero proprio i consiglieri di Israele.

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