di Antonio Di Siena
Su raccomandazione della Banca Centrale di Grecia il nuovo governo di Atene è pronto a rimuovere completamente le misure di controllo pubblico sui capitali già entro l’autunno.
Non che nutrissi la benché minima speranza nel governo Mitsotakis, ma lascia davvero sconcertati vedere con quanta facilità vengano ripristinate quelle stesse misure che hanno contribuito a trascinare la Grecia nel baratro.
E così, con la scusa di “rassicurare i mercati”, “rilanciare l’economia” e “attrarre investimenti esteri”, si torna a promuovere la svendita agli stranieri di quel poco che resta in mano ai greci. E si ricreano le condizioni ottimali per la formazione di nuove e devastanti bolle speculative.
Lasciando i cittadini greci nelle fauci di quella tigre che per lo stesso Keynes “non si può cavalcare”.
Anche un topo dopo qualche scossa elettrica capisce il meccanismo e la smette di cercare il formaggio nel posto sbagliato.
I liberisti no, loro insistono.
Risultando più stupidi dei topi.
Ma molto più pericolosi.
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