Lula e la riscossa del Sud Globale nei BRICS: "Non accettiamo di essere trattati come inferiori"

02 Settembre 2023 17:00 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva è tornato a ribadire che l'allargamento del blocco BRICS permetterà ai Paesi emergenti di non essere più "trattati come inferiori, ma alla pari".

"Parliamo: noi siamo il Sud Globale. Non accettiamo più di essere trattati come inferiori, ma alla pari. E il Brasile ha una straordinaria opportunità con la transizione energetica", ha affermato durante un discorso a un evento del Banco do Nordeste a Fortaleza.

Nel mese di agosto Lula ha partecipato al 15° vertice dei BRICS, che si è svolto a Johannesburg sotto la presidenza del Sudafrica ed ha rappresentato il più grande raduno di capi di Stato e di governo del Sud globale degli ultimi anni.

Al vertice BRICS già menzionato, che si è tenuto nella città di Johannesburg in Sudafrica, è stato annunciato che Argentina, Egitto, Iran, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Etiopia entreranno a far parte del blocco come membri a pieno titolo dal 1° gennaio 2024.

Martedì, il leader brasiliano ha descritto il blocco come "una cosa più potente, più forte, più importante". "Penso che il mondo non sarà più lo stesso dopo l'allargamento dei BRICS, almeno nelle discussioni economiche globali", ha poi aggiunto.

"Ora i BRICS sono più forti del G7 (che riunisce le sette maggiori economie mondiali). Nel 1995, i Paesi del G7 detenevano il 45% del PIL mondiale a parità di potere d'acquisto e i BRICS il 16%. Ora i BRICS hanno il 32% e il G7 il 29%", ha affermato.

Diversi esperti sottolineano che l'ingresso dell'Iran nei BRICS rompe con i tentativi occidentali di isolare il Paese. Inoltre, molti Paesi come il Brasile hanno iniziato a de-dollarizzare il commercio con gli altri Paesi membri dei BRICS.

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