Napoli, Stato di assedio silenzioso, tra il mega rogo del campo rom di Scampia e le bombe dei clan a Ponticelli

di Massimiliano Esposito

I dati feroci, ultra noti venuti fuori dall’Istituto Superiore di Sanità riferiti al tasso di incidenza di patologie oncologiche nelle zone della Campania interessate da disastro ambientale, l’annullamento, di fatto, della Commissione Regionale Speciale sulla Terra dei Fuochi. I roghi tossici, fenomeno ancora oggi altamente presente, le discariche illegali, vecchie e nuove, mai bonificate ed i responsabili difficilmente identificabili. Milioni di ecoballe ancora presenti sul territorio della Regione Campania, non smaltibili in termovalorizzatore e destinate solo alla discarica.

Le città ed i territori di Giugliano, Caivano ed Acerra che soffrono i danni peggiori di tali fenomeni cataclismici, fanno comprendere che in Terra dei Fuochi il tempo sembra essersi fermato nell’emergenza ambientale infinita. Il campo rom di Scampia dopo il maxi-roghi di domenica 24 luglio 2022, a distanza di due giorni dal disastro ambientale, dove sono andate a fuoco tonnellate di rifiuti di ogni tipologia, non smette di bruciare e fumare.

In zona si avverte ancora una fortissima puzza acre di bruciato che irrita la gola, come spesso succede. I vigili del fuoco continuano, dopo il gigantesco intervento scorso, a monitorare l'area, nonostante le temperature molto alte, ed il numero quasi insostenibile di interventi. Peggio di un bombardamento di guerra, non c’è pace per la Terra dei Fuochi.

Infatti, dopo l’ennesima bomba a Ponticelli, sembra come se ci fosse lo stato di assedio, lo stato di guerra in tutto l'hinterland napoletano. Se oggi non brucia nessuna discarica illegale, il giorno dopo si vede esplodere una bomba dei clan.

Se un altro giorno ancora, andiamo a verificare i dati analitici su disoccupazione giovanile ed abbandono scolastico, è meglio che ci trasferiamo tutti in Norvegia. Di Sanità pubblica, meglio non dilungarsi. Milioni di cittadini abituati, assuefatti ed oramai indifferenti alle emergenze. Ma se vuoi, qui, puoi usare un monopattino ed essere un sostenitore della transizione ecologica, ma con a pochissimi km, milioni di ecoballe in piramidi nere cellofanate e dimenticate.

Siamo in guerra qui, già da un pezzo. Ma la Nato, non lo sa.

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