Pakistan: inferno a Karachi. 300 morti in un incendio in una fabbrica tessile

E' di quasi 300 morti il drammatico bilancio delle vittime di un incendio scoppiato in una fabbrica tessile a Karachi, in Pakistan. Secondo la polizia, però, ci potrebbero essere ancora altri corpi. Solo dopo 18 ore di lavoro i pompieri sono riusciti a domare le fiamme e a entrare nella fabbrica. Soltanto 50 cadaveri sono stati identificati, mentre gli altri sono irriconoscibili in quanto completamente carbonizzati.
«I soccorritori hanno recuperato 289 corpi finora. Le squadre sono ancora al lavoro e temiamo che ci saranno altre vittime», ha dichiarato alla France Presse il capo della polizia locale, Iqbal Mehmood, che ha anche emesso un mandato di cattura nei confronti del proprietario della fabbrica, al momento introvabile. La palazzina che ospitava la fabbrica, alta tre piani, era infatti priva di uscite di sicurezza. Da quanto appreso, sembra dunque che l'incendio scatenatosi abbia trasformato l'edificio in una trappola mortale per i lavoratori che si trovavano all'interno.
Poche ore prima, un altro incendio in una fabbrica di scarpe aveva causato la morte di 21 persone a Lahore, vicino al confine con l'India: il bilancio delle due tragedie porta così il numero di vittime a oltre 300. In questo caso le fiamme avevano preso il via quando, durante uno dei tanti black out che colpiscono il Pakistan, delle scintille partite da un generatore d'emergenza hanno innescato delle sostanze chimiche in una fabbrica di scarpe. Anche in questo caso l'incendio ha sbarrato l'unica via d'accesso alla fabbrica rendendo complicati fuga e soccorsi.

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