Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ieri, nel corso di una conferenza stampa, dopo aver tenuto una riunione ad alto livello del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla questione palestinese, ha ribadito che la soluzione a due Stati è l’unico modo per porre fine al conflitto.
Secondo Wang, “per risolvere la questione palestinese non mancano grandi piani o slogan, ma il coraggio e le azioni per difendere la giustizia”.
???????? China FM Wang Yi:
— COMBATE |???????? (@upholdreality) November 30, 2023
"What is lacking for the settlement of the Palestinian question is not grand plans or slogans, but the courage and actions needed to stand up for justice... When it comes to the issues bearing on the future of the Palestinian people, no country has a veto… pic.twitter.com/xetC8tiDxB
Per questa ragione ha spiegato che “la soluzione dei due Stati è la linea di fondo per la giustizia internazionale. Non si può fare un passo indietro rispetto a questa. Lo Stato indipendente è un diritto nazionale inalienabile del popolo palestinese, un diritto che non può essere barattato".
Il capo della diplomazia cinese ha ricordato che "di fronte all'ingiustizia storica subita a lungo dal popolo palestinese, nessuno ha una scusa per procrastinare e non c'è giustificazione per l'inazione. Quando si tratta di questioni che riguardano il futuro del popolo palestinese, nessun paese ha diritto di veto giusto."
Inoltre, per Wang “la questione palestinese è al centro della questione del Medio Oriente e deve avere la priorità, piuttosto che essere marginalizzata, nell’agenda internazionale”, precisando che “solo quando la soluzione dei due Stati sarà pienamente attuata il Medio Oriente potrà godere di una vera pace e Israele godere di una sicurezza duratura”.
Infine, il cancelliere cinese ha annunciato che “la Cina chiede la convocazione di una conferenza di pace internazionale con una base più ampia, più autorevole e più efficace per creare ulteriormente il consenso sulla promozione della pace ed elaborare un calendario e una tabella di marcia concreti per spingere verso una soluzione globale, giusta e duratura della questione palestinese.”
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