Per "vecchie abitudini" Arcuri si riferisce alla distruzione della sanità pubblica?


di Diego Angelo Bertozzi


Che io sia un poco rompicazzo è fuor di dubbio. Fatta la indispensabile premessa, posso dire che le parole del commissario Arcuri sulla impossibilità di "tornare alle vecchie abitudini" non posso digerirle. Prima di tutto perché le vecchie abitudini sono anche la nostra vita vissuta (abbracci a cari, esposizione condivisa e tattile dei sentimenti, gruppi, assembramenti, natura, divertimento, scambio, politica ecc ecc...) poi perché questa espressione scarica sempre e solo sui singoli la responsabilità della diffusione del virus.

E se, invece, ci ricordassimo che le "vecchie abitudini" sono le scelte politiche di devastazione della sanità e di tutto ciò che è pubblico in questo Paese?

Ed è vomitevole questo uso dei morti, del numero dei morti per inchiodarmi a responsabilità che solo in minima parte sono mie. Non ci sono solo morti per covid, ci sono morti, ogni giorno. Ed il silenzio è il miglior rispetto.

Caro commissario veda di ricordare le "vecchie abitudini" a qualcun altro.

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