Perché oro e Borse salgono contemporaneamente?


di Alessandro Volpi

Un mondo strano. L'oro ha raggiunto un nuovo record, arrivando a 2145 dollari l'oncia. La stranezza di questa impennata è rappresentata dal fatto che si abbina ai record degli indici di Borsa. In genere l'oro, essendo considerato un bene rifugio, cresce molto quando è in corso una crisi finanziaria e le risorse fuggono dalle Borsa.

La situazione attuale è invece del tutto diversa: l'oro sale mentre le Borse toccano continui record. Come mai questo avviene? Di nuovo la spiegazione più probabile ha a che fare con la speculazione.

Alcuni grandi fondi stanno comprando titoli che scommettono sull'oro, sapendo che i venti di guerra hanno indotto alcune banche centrali a comprare oro e dunque a spingere verso l'alto il prezzo del prezioso metallo; una spinta a cui contribuisce la volontà della Banca centrale russa e di quella cinese di ridurre le proprie riserve in dollari, sostituendole appunto con l'oro. Dunque, i fondi scommettono per amplificare al massimo, in termini di prezzo, un fenomeno che sarebbe in realtà decisamente più contenuto. E' naturale che, per le stesse ragioni, l'aumento del prezzo dell'oro faccia correre il prezzo delle azioni delle società che possiedono oro. Rifaccio, allora, la solita domanda. Ma di chi sono queste società? Le prime due, per capacità "produttiva", Barrick Gold e Newmont Mining, vedono la presenza dominante di Vanguard, Black Rock e State Street, che convivono con il colosso dell'oro Van Eck Associates e possiedono, insieme, circa il 20% dell'azionariato. Gli stessi fondi compaiono anche in Kinross Gold. In pratica 1/3 della produzione mondiale di oro è controllata dalle bigThree insieme a Van Eck. E' facile capire allora chi tragga vantaggio dai nuovi record dell'oro; gli stessi che beneficiano dei record di Borsa. Così mi sembra più chiaro il perché oro e Borse corrono insieme.

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