Stellantis. Cosa cambia dopo l'accordo con la cinese Leapmotor

26 Febbraio 2024 18:00 Pasquale Cicalese


Controffensiva Stellantis. Dopo aver concluso la settimana scorsa un accordo con la cinese Leapmotor sulle macchine elettriche (i cinesi daranno tecnologia che a loro manca), oggi storico accordo con la società di leasing francese Avendis. Stellantis (Alfa Romeo, Fiat, Ds, Peugeot, Lancia, ecc.) fornirà in tre anni 500 mila vetture elettriche. Non si sa se verranno coinvolti gli stabilimenti italiani, cercherò di sapere qualcosa domani.

Dopo aver incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, John Elkann, patron anche di Gedi e soprattutto di Exor, la cassaforte, aveva promesso un futuro per gli stabilimenti italiani. Ci sono lotte furiose in famiglia sull'eredità, con pesanti accuse a Elkann. Nonostante ciò non ha intaccato l'attività industriale e finanziaria di Fiat ed Exor. Anzi, come scritto giorni fa, Exor sta tentando un avanzamento delle quote azionarie in Stellantis, non sappiamo se con fondi americani. Molto attivi anche le famiglie Moratti e Della Valle, mentre a Milano si svolge la Fashion Week.

L'economia italiana, a sentire amici economisti, va meglio della Germania per la diversificazione produttiva, nonostante Ucraina (si svia tramite triangolazione via Turchia e Kazakistan), Mar Rosso e Israele. Molti mollano, vendono, perché sono pessimisti, erano ancorati alla Germania, non vedono le prospettive in Usa o in Asia e vendono a fondi. Occorre reagire. Per prima cosa riportare la domanda interna con forte reflazione salariale (gli industriali hanno guadagnato molto in questi anni, togliendo quote al monte salari). C'è chi ne parla, tra i piu' moderni e illuminati, c'è una lotta feroce in Confindustria e nelle altre associazione di categoria, nel mentre, incalzati dall'usb, cgil e uil sembrano cambiare rotta. Il tutto in un contesto fluido (vedasi i fatti di pisa), con un governo voluto dagli americani, degno erede di Draghi, che ha tradito gli italiani e che non conosce le regole democratiche.


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