Il caccia F-35 prodotto dalla statunitense Lockheed Martin continua a mostrare problemi di prestazioni che lo rendono inferiore alle aspettative.
Un rapporto pubblicato dall’US Government Accountability Office (USGAO) afferma che il sistema di armi più costoso degli Stati Uniti - con un costo operativo stimato di oltre 1 trilione di dollari - ha dovuto affrontare svariati problemi di prestazioni dovuti alla mancanza di pezzi di ricambio, che ha portato a non poter volare 30% del tempo tra maggio e novembre 2018.
Analizzando le prestazioni degli aerei, è stato rilevato che solo il 27% era in grado di condurre tutte le missioni assegnate, senza nemmeno raggiungere metà dell'obiettivo minimo del 60%. Inoltre, i jet non sono riusciti a raggiungere l'obiettivo minimo degli aerei in grado di completare una missione, il 75%, con solo il 52% degli aerei in grado di farlo.
Durante lo stesso periodo, è stato rilevato un arretrato di 4.300 parti che dovevano essere riparate, come evidenzia l’agenzia Anadolu.
Altri problemi sono arrivati da alcuni pezzi progettati anni prima e poi divenuti obsoleti al momento della consegna poiché le parti non erano più compatibili con l'aereo a causa degli aggiornamenti apportati all'infrastruttura.
Una rete internazionale non sviluppata per consegnare parti all'estero ha inoltre ridotto la possibilità per i paesi partner del programma F-35 di ricevere le parti necessarie per le riparazioni.
Tra i partner internazionali del programma F-35 Join Strike Fighter ci sono Australia, Canada, Danimarca, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.
Il programma ha anche tre clienti stranieri di vendita militare (FMS): Israele, Giappone e Repubblica di Corea.
Il rapporto arriva due settimane dopo che un jet F-35A giapponese si è schiantato nell'Oceano Pacifico dopo essere sparito sul radar durante una missione di addestramento, il secondo incidente in cui un F-35 si è schiantato in un incidente.
A settembre, un F-35B statunitense si è schiantato a Beaufort, nel Sud Carolina.
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...
di Alessandro Orsini* C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...
Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa