Il Venezuela potrebbe usare i suoi caccia F-16 contro gli USA vendendoli alla Russia

Il Venezuela ha il modo di vendicarsi delle azioni ostili degli USA nei suoi confronti. Come? Vendendo alla Russia i caccia F-16 che la Repubblica Bolivariana ha acquistato dagli Stati Uniti nell’ormai lontano 1983. Questo è quanto crede un analista della rivista Military Watch.

Attualmente il Venezuela possiede 17 caccia monoposto e 4 biposto in servizio nell’aviazione di Caracas, ricorda il giornalista che non rivela sua identità.

Secondo l'autore dell'articolo, il valore di questi velivoli per il Venezuela è estremamente limitato a causa della scarsità di pezzi di ricambio a per via dell'embargo sulle armi imposto dagli Stati Uniti.

Tuttavia, questi velivoli rappresentano una risorsa "molto preziosa" per gli alleati del paese dei Caraibi, in particolare la Russia.

L'analista di Military Watch ricorda che in passato gli Stati Uniti hanno fatto grandi sforzi per acquisire aerei sovietici e russi.

In particolare, Washington "ha realizzato un profitto" acquistando il MiG-21 dall'Indonesia e dalla Cina, il MiG-23 dall'Egitto, il MiG-29 dalla Moldavia e il Su-27 dalla Bielorussia.

"Gli Stati Uniti non solo hanno avuto l'opportunità di studiare le sue tecnologie, ma anche di capire come funzionavano questi aeromobili e quali erano i loro limiti e punti di forza", ricorda l'analista.

L'autore dell'articolo sottolinea che se la Russia o i suoi alleati acquisiranno questi caccia otterranno non solo eccellenti simulatori che svolgono il ruolo di un aggressore convenzionale, ma capiranno anche meglio come funzionano gli aerei militari di quarta generazione fabbricati negli Stati Uniti.

Sebbene le vendite di caccia statunitensi senza il permesso di Washington siano proibite dai rispettivi contratti, il Venezuela potrebbe vedere in questo scenario "solo una risposta alle azioni illegali degli Stati Uniti", sottolinea l'analista.

"La vendita alla Russia sarebbe percepita dagli Stati Uniti come il peggiore sviluppo e rappresenterebbe una ricompensa per Mosca per la perdita di segreti tecnologici, come quando Washington persuase l'Egitto e l'Indonesia a rompere i loro contratti con il paese eurasiatico e fornire al loro esercito il MiG- 23 e il MiG-21", scrive l'autore.

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