La Svizzera rinnova la sua flotta di caccia: scartato il Gripen, restano in gara l'F-18 Super Hornet, l'Eurofighter, il Rafale e l'F-35A

Il caccia Gripen sembra proprio che non atterrerà in Svizzera. Il suo costruttore, infatti, Saab ha deciso di abbandonare la gara indetta da Berna decisa a dotarsi di una flotta di aerei da combattimento, come informa il portale Defense News.

La compagnia Saab, che ha sede in Svezia, ha rilasciato una dichiarazione sul proprio sito web dicendo che non parteciperà più alle dimostrazioni di volo del jet Gripen previste per nei giorni dal 24 al 28 giugno a Payerne, in Svizzera. Saab aveva progettato di presentare un aereo Gripen E in via di sviluppo e probabilmente una variante "C" più vecchia ma già operativa.

Secondo la compagnia, la decisione è arrivata dopo che l'agenzia svizzera di approvvigionamento, armasuisse, "ha formalmente raccomandato" che Saab rimanga a casa. "Il motivo è che i test di volo sono stati progettati per valutare solo gli aeromobili che sono pronti per l'uso nel 2019", si legge nella dichiarazione.

I funzionari del governo svizzero sembravano sorpresi che Saab stesse presentando il suo ritiro come risultato di un tiro mancino diretto contro il Gripen. Segnala ancora Defense News.

La probabilità che il jet fallisse una o più delle sette missioni di test progettate per tutti i concorrenti era diventata evidente, ha affermato un portavoce di armasuisse a Defense News. Da una prospettiva svizzera, spingere Saab a ritirarsi avrebbe dovuto essere una mossa per salvare gli svedesi.

Gli svizzeri non hanno rivelato dove si riteneva che l'offerta Gripen E fosse carente, dicendo solo che tutti i componenti e i sensori devono avere il più alto livello di preparazione tecnologica nelle attuali configurazioni dell'aeromobile.

Rimangono adesso in gara l'F-18 Super Hornet, l'Eurofighter, il Rafale e l'F-35A.

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