Il Consiglio dei Ministri della Bulgaria ha approvato quattro progetti di accordi con gli Stati Uniti per un totale di quasi 1,3 miliardi di dollari per l'acquisizione di otto caccia F-16 Block-70 e delle relative attrezzature da Lockheed Martin.
Prima che gli accordi finali siano firmati, devono essere approvati dal parlamento bulgaro e dal Congresso degli Stati Uniti.
Il ministro della Difesa bulgaro Krasimir Karakachanov ha detto che il governo spera che gli Stati Uniti possano ridurre il prezzo finale di circa 60 milioni di dollari, come riportato dal quotidiano locale Dnes.
Degli otto aerei, sei aerei da combattimento devono essere forniti in una variante a un posto e due aerei in una variante a due posti. Le consegne dovrebbero essere completate entro il 2023.
L'aeronautica bulgara prevede di sostituire i suoi obsoleti jet da combattimento Mikoyan MiG-29 progettati dagli F-16.
A maggio, Karakachanov ha dichiarato che il governo potrebbe porre fine alle trattative con gli Stati Uniti e rivolgersi invece alla Svezia o all'Italia per acquistare nuovi velivoli a causa di disaccordi sul prezzo. Nell'ambito dell'offerta del paese per l'acquisizione di nuovi aerei da combattimento, l'Italia ha offerto l'Eurofighter Typhoon e la Svezia il Saab JAS-39 Gripen.
L'acquisizione segnerà il più grande contratto di difesa estera della Bulgaria dal 1989.
In Bulgaria resta comunque una decisione politica avversata da molti che ritengono il paese non possa sostenere una spesa tale per dotarsi di nuovi caccia militari. Come ad esempio il vicepresidente dell'Assemblea nazionale bulgara e leader del partito nazionalista Volya, Veselin Mareshka, che in un’intervista a bTV, ha affermato che il governo dovrebbe elevare il tenore di vita della popolazione, prima di spendere i soldi dei contribuenti per comprare i caccia F-16 'offerti' dagli USA.
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