Pressioni di Trump sul Giappone. Tokyo deve scegliere se sostituire la flotta di F-2 con il caccia Tempest, svilupparne uno proprio sulla base di F-22 e F-35 o realizzare il progetto F-3

Il Giappone subisce forti pressioni dall’amministrazione Trump affinché scelga come partner una società statunitense, la Lockheed Martin produttrice dei caccia stealth F-22 e F-35, per lo sviluppo del suo nuovo caccia che dovrà sostituire i caccia F-2 attualmente in servizio.

Tokyo invece valuta la possibilità di avviare una partnership con la britanica BAE Systems, l'appaltatore della difesa del Regno Unito che sviluppa il caccia stealth Tempest di sesta generazione.

I caccia F-2 del Giappone saranno in servizio fino al 2035 circa. Quando avverrà il ritiro Tokyo ha davanti tre opzioni: collaborare con BAE; lavorare con Lockheed Martin, il produttore nordamericano dei caccia F-22 e F-35; o sviluppare un aereo a livello nazionale.

L'aeronautica statunitense è preoccupata che la scelta di un caccia britannico crei difficoltà di interoperabilità sia con i militari statunitensi sia con altri velivoli di fabbricazione statunitense utilizzati dal Giappone, il che potrebbe complicare le operazioni congiunte. I funzionari nordamericani sono anche preoccupati che optare per un jet britannico farebbe arrabbiare il presidente Donald Trump, proprio come Washington e Tokyo sono impegnati in discussioni difficili su quanto ciascuno dovrebbe pagare per mantenere la propria alleanza.

Gli Stati Uniti hanno proposto di sviluppare congiuntamente un caccia basato sugli F-35 e F-22. Ma limiterebbe l'uso della tecnologia giapponese, risultando un caccia “black box” senza accesso al codice sorgente richiesto per gli aggiornamenti indipendenti - qualcosa che l'aeronautica giapponese vorrebbe e molti legislatori considerano essenziale per la sovranità.

"La cosa più importante per un futuro aereo da combattimento è la capacità", ha dichiarato Itsunori Onodera, membro della Dieta e due volte ministro della difesa. “Poi ci sono collegamenti di dati, anche alle reti statunitensi. E poi è anche necessario avere la libertà di aggiornare".

La decisione spetterà a Abe, che dovrà scegliere tra tecnologia indipendente e speranze nazionaliste o l'alleanza degli Stati Uniti e il suo prezioso rapporto con Trump.

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