Russia e Turchia firmano contratto per secondo lotto di sistemi di difesa aerea S-400. Ankara ignora le minacce USA

"Il contratto è stato firmato”, così l’amministratore delegato dell’azienda russa Rosoboronexport, Alexander Mikheyev, ha reso noto che un contratto per la consegna del secondo lotto di sistemi missilistici antiaerei S-400 alla Turchia è stato firmato e le parti stanno discutendo i termini finanziari del contratto.

A riferirlo è l’agenzia TASS.

Le parti stanno ora discutendo "la disposizione finanziaria per l'attuazione del contratto", ha specificato il dirigente dell’azienda statale di Mosca attiva nel settore degli armamenti.

Evidentemente le pressioni e le minacce statunitensi affinché Ankara non si dotasse del sistema antimissile prodotto dalla Russia non hanno sortito alcun effetto. Per questo la Turchia è stata sbattuta fuori dal programma F-35 dagli USA. In ogni caso Ankara ha deciso di tirare dritto e dopo il primo lotto ha deciso di acquistarne un secondo.

Il capo di Rosoboronexport ha affermato che i tempi di attuazione del contratto dipenderanno "dalla disponibilità dei nostri partner a risolvere finalmente le questioni procedurali con il finanziamento di questo progetto”.

Gli Stati Uniti minacciano nuove sanzioni. Ma non dovrebbero sortire effetto queste minacce perché la Turchia ritiene che l’acquisto e lo schieramento dei sistemi di produzione russa sia una questione di sovranità non negoziabile.

L'S-400 "Triumf" è il sistema missilistico di difesa aerea a lungo raggio più avanzato entrato in servizio in Russia nel 2007. È progettato per distruggere aerei, missili da crociera e balistici, comprese le armi a medio raggio, e può anche essere utilizzato contro installazioni a terra. L'S-400 può colpire bersagli a una distanza di 400 km e ad un'altitudine fino a 30 km.

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