di Antonio Di Siena


Per far passare a molti italiani il desiderio sfrenato di un secondo lockdown basterebbe che il governo lo preannunciasse insieme al contestuale congelamento degli stipendi dei dipendenti pubblici.
Sono certo che la percentuale di popolazione favorevole a una nuova chiusura totale scenderebbe sotto il 10%.

Ma invocare misure di questo tipo sarebbe uno sbaglio mortale.

L’errore più grande che si possa commettere in questo momento, infatti, è prestare il fianco alla battaglia tra statali e P. Iva. Un conflitto sapientemente foraggiato da quanti dalla divisione traggono la linfa vitale per restare al potere.

Mai come in questo caso il fronte dei cittadini deve fare ogni sforzo possibile per restare unito nella richiesta di stabilità, diritti e salari più giusti. In altre parole nel rivendicare l’estensione al lavoro privato delle tutele di quello pubblico. E non il contrario.