Il destino dell'Italia nelle mani di Germania, Polonia, Ungheria e (soprattutto) BCE

10 Dicembre 2020 13:00 Giuseppe Masala

Intanto in Europa si vivono giornate cruciali per la sopravvivenza della stessa EU. Questi sono le partite fondamentali che si stanno giocando in questi ultimi giorni e che avranno un impatto fondamentale anche per il destino dell'Italia.

1. Germania, Polonia ed Ungheria trovano un accordo per sbloccare Bilancio Pluriennale Europeo e Recovery Fund dopo il veto posto da queste ultime due nazioni a causa della decisione che voleva legare l'erogazione dei fondi al rispetto dello stato di diritto. L'accordo trovato si fonda sul principio del rispetto de "l’identità nazionale degli Stati membri e delle loro strutture fondamentali politiche e costituzionali. Non saranno discriminatorie e garantiranno uguale trattamento di tutti i partner”. Sembra una vittoria netta di polacchi e ungheresi ma già spara a palle incatenate Rutte (Premier olandese) che pretende: a) Parlamento europeo deve essere d'accordo b) il campo di applicazione del meccanismo di condizionalità non deve essere limitato c) ci deve essere l'applicazione retroattiva per le violazioni dal 1/1/2021. Si torna al punto di partenza. Io rimango della mia, siamo di fronte ad una pantomima di Berlino (che sono i nipoti di Bismark mai dimenticarlo): Olanda, Ungheria e Polonia sono clientes tedeschi, se Berlino voleva li zittiva in cinque minuti. Siamo di fronte ad un mero gioco delle parti inscenato da Berlino tramite i suoi clientes perchè non vuole il Recovery Fund ma ne devono uscire puliti come al solito e muovono i burattini.

2. Oggi c'è la riunione del Board della Bce. Previsione personale: per me lanciano una operazione di TLTRO perchè al momento aumentare il Pepp non serve a nulla, con questi tassi siamo già in piena trappola della liquidità e oltretutto la Lagarde evita di far arrabbiare la Schnabel e Herr Weidmann che già dicono che di aumento del Pepp non se ne parla proprio. Con l'aumento alternato di QE (Pepp) e TLTRO riprende il gioco delle tre carte di carico (Pepp) e di scarico (TLTRO) inventato da Draghi per fregare i tedeschi che s'incazzano ma non possono fare nulla. Vediamo se ci azzecco.

3. Nessun passo avanti sui tre temi chiave per avere un accordo sulla Brexit: i) Pesca; ii) regole sulla concorrenza; iii) giurisdizione della Corte di Giustizia Europea sulle controversie tra Uk e UE. Domenica si chiude. Anche qui, c'è secondo me un gioco delle parti, i francesi vogliono il "no deal" e sabotano gli sforzi tedeschi.

Un ultima cosa, in tutto questo (con l'eccezione della Bce dove quel Panetta è davvero bravo e si fa ascoltare) contiamo come il due di picche quando in tavola c'è bastoni.

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