Addio a Emanuele Macaluso, uno degli ultimi comunisti italiani. Un grande meridionale.

19 Gennaio 2021 12:00 Paolo Desogus

È morto Emanuele Macaluso, storico dirigente comunista e della Cgil, uomo del nostro Mezzogiorno. Nel Pci era collocato nell’area migliorista, che per una semplificazione giornalistica viene oggi considerata la parte moderata del partito. La vicenda di Macaluso dimostra che la realtà è molto piu sfumata e irriducibile al posizionalismo. Dopo la fine del Pci ha aderito al Pds, ma non al Pd. È stato inoltre tra quelli che non si sono mai vergognati del loro passato. Macaluso ha anzi difeso la memoria dei comunisti italiani dalle indecenti aggressioni della stampa pseudo progressista. Si veda ad esempio “Comunisti e riformisti.? Togliatti e la via italiana al socialismo?” del 2013, dove scrive:
La Costituzione in passato ha rappresentato per tanti italiani il terreno su cui condurre la battaglia democratica per avanzare lungo la via italiana al socialismo. Quella prospettiva sembra oggi solo una vecchia illusione ideologica. In parte è così. Tuttavia lo scontro sociale, politico e culturale sui temi che costituiscono l’ossatura della Costituzione è più che attuale. Oggi come allora, essa è la barriera per difendere democrazia e diritti, il riferimento imprescindibile per mantenere l’unità e la coesione nazionale [...].
Osservo che alcuni gruppi, giornali e personalità che ne hanno fatto la loro bandiera – penso a Libertà e Giustizia, l’associazione presieduta dal professor Zagrebelsky – hanno come riferimento il vecchio Partito d’Azione. Senza dubbio una forza di grande rilievo nell’antifascismo, nella Resistenza e nell’immediato dopoguerra. Un partito in cui militarono personalità di valore, combattenti di tante battaglie politiche e morali. Tuttavia la Costituzione fu essenzialmente opera dei “socialcomunisti” e della Dc. Togliatti svolse un ruolo determinante.
Ribadisco. Tutti i movimenti e tutti gli uomini che dettero un contributo sostanziale nel creare le condizioni per fare dell’Italia una Repubblica democratica e dotarla di questa Costituzione debbono essere ricordati come meritano e possono stare nel Pantheon di ogni forza che abbia la Carta nel proprio Dna. Fra questi, piaccia o meno, c’è il Partito comunista italiano e c’è Palmiro Togliatti. Un proverbio cinese dice: “Chi prende l’acqua da un pozzo non dovrebbe dimenticare chi l’ha scavato”.
Tengo inoltre a ricordare la sua amicizia con Sciascia, personalità molto complessa e per tanti versi distante se non ostile all’esperienza comunista. Un tempo però i dirigenti politici, e in particolare i comunisti, non solo scrivevano i libri, ma si misuravano con gli esponenti migliori della cultura italiana. La politica non era una barzelletta renziana.
Con la morte di Macaluso ci lascia uno degli ultimi comunisti italiani, un grande meridionale. Addio em.ma.

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