«La Brexit ha salvato il Regno Unito». Parola di Varoufakis

12 Febbraio 2021 15:43 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Gli errori commessi dall’UE nella gestione della pandemia, in particolare sulla questione vaccini, rappresentano un assist per i cosiddetti Brexiteers, ossia i sostenitori della Brexit.

Ad ammetterlo è l’ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis che ai microfoni di Newsweek afferma che anche il Regno Unito sarebbe rimasto impantanato nel disastro vaccini dell’UE se fosse rimasto membro dell’Unione Europea. A tal proposito Varoufakis aggiunge di provare un po’ di ‘vergogna’ per aver sostenuto la campagna per Remain quando si è tenuto il referendum per stabilire la permanenza o meno del Regno Unito nell’Unione Europea.

Sulla questione vaccini e gli errori dell’UE, afferma il politico ellenico: «La Commissione UE si è comportata come se fosse sul libro paga dei Brexiteers con l’obiettivo di giustificare la Brexit, è sorprendente, è una commedia degli errori a Bruxelles. È come se fosse stato tutto progettato da euroscettici per santificare la Brexit, è molto difficile discutere contro la Brexit ora se si guarda al fiasco della vaccinazione».

D’altronde i numeri sono inconfutabili: «Hai otto volte più persone vaccinate in Gran Bretagna rispetto alla Germania, per non parlare della Grecia. È chiaro che la Gran Bretagna sarebbe stata ostacolata se non avesse lasciato l'UE».

Rimanendo nell’UE il Regno Unito avrebbe dovuto «rispettare le regole che noi greci dobbiamo rispettare, l'approvazione dei vaccini avrebbe richiesto mesi in più rispetto a quanto ha fatto nel Regno Unito, avresti un decimo delle vaccinazioni che hai fatto adesso, così i Brexiteers si possono deliziare per quanto accade nell’UE».

Risulta vincente la scelta della Gran Bretagna di non aderire al programma di approvvigionamento di vaccini dell'Agenzia Europea per i Medicinali. Riguardo le lentezze dell’Unione la presidente Ursula von der Leyen ha ammesso che la UE si è mossa come una «petroliera» nel garantire i vaccini. Questo perché la Commissione aveva "sottovalutato le difficoltà" che avrebbe dovuto affrontare per acquisire le dosi di siero necessarie a immunizzare la popolazione europea.

Secondo Yanis Varoufakis, Bruxelles ripete le tattiche utilizzate durante la crisi dell’euro. «Tutto quello che ora sento da Bruxelles ricorda così tanto quello che accadeva durante la crisi dell'euro, il gioco delle colpe, la Commissione che cercava di coprire decisioni sbagliate prendendo decisioni peggiori, disordine, nazionalismo, frammentazione». Essendo stato uno dei protagonisti di quella crisi, l’ex ministro greco conosce molto bene il modo di agire dei tecnocrati di Bruxelles.

Tornando alla questione vaccini bisogna evidenziare che a oggi la Gran Bretagna ha vaccinato circa una persona su 20, contro poco più di una persona su quattro dell’UE. I membri dell'UE sono anche molto indietro rispetto a Israele, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti sul numero di vaccini distribuiti ogni 100 persone.

Israele è in testa al mondo avendo somministrato la prima dose di vaccino a circa il 60% della sua popolazione. Il governo britannico - ricorda il quotidiano Express - è sulla buona strada per vaccinare i 15 milioni di cittadini britannici più vulnerabili entro la metà del mese.

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