La notizia in Italia è passata quasi inosservata: lo scorso 24 Aprile la Siria ha ricevuto un lotto di vaccini COVID-19 donati dal governo cinese.
Alla cerimonia di ricevimento all'aeroporto di Damasco hanno presenziato il ministro della Sanità siriano Hasan al-Ghabash e il vice ministro degli Esteri, Bashar al-Jaafari, nonché l'ambasciatore cinese in Siria, Feng Biao.
Il lotto era di vaccini Sinopharm; già in precedenza la Cina aveva consegnato forniture mediche alla Siria e organizzato videoconferenze online a cui partecipavano professionisti sanitari dei due paesi, per condividere informative sull'esperienza anti-pandemica maturata.
Il ministro Hasan al-Ghabash, come riferito dall' agenzia di stampa Xinhuanet ha espresso gratitudine e ringraziamento al governo cinese. Da parte sua, Feng "ha affermato che l'invio dei vaccini in Siria è un passo tangibile nel mantenere la promessa della Cina di rendere il vaccino cinese un prodotto pubblico globale."
Ad oggi i casi totali di contagio in Siria si stimano siano stati 22.513 a fronte di 1572 decessi stimati.
Emblematico lo sfogo postato sul proprio profilo facebook a riguardo dal giornalista siriano, Naman Tarcha: 150 mila dosi di vaccino anti Covid donati gratuitamente dalla Cina al popolo siriano sono arrivati all’aeroporto di #Damasco . Mentre i paesi “civili” di Ue e Usa mantengono embargo e sanzioni sui siriani già stremati di guerra, terrorismo, povertà e carovita! Ipocriti.
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