Vaccinare gli immuni? Inutile e pericoloso secondo la scienza (quella vera)

22 Giugno 2021 08:00 Francesco Corrado

Uno dei capitoli incredibili di questa strana pandemia è quello delle vaccinazioni indiscriminate. Abbiamo già trattato il problema della mancanza di farmacovigilanza attiva relativamente agli effetti avversi. Teniamo presente che questi vaccini sono sperimentali, che possono stare sul mercato solo per la teorica mancanza di farmaci efficaci (la qual cosa è da considerarsi falsa), quindi almeno una farmacovigilanza attiva sarebbe stata necessaria. Ma non è questo il caso.

Se già questo elemento ci fa venire dubbi sulla scientificità e sulla reale attenzione verso il cittadino della politica perseguita dal governo, a questo dobbiamo aggiungere il tema della vaccinazione degli immuni, cioè coloro che hanno passato la malattia, anche da asintomatici.

Col tempo gli studi si sono sovrapposti e scienza (quella vera) alla mano sappiamo che chi ha passato la malattia rimane immune. Perché vaccinare gente immune? E' vero che ci sono stati casi di persone che si sono riammalate ma, statistiche alla mano, vanno considerati casi aneddotici (pare lo 0,07%): inoltre la seconda volta che si contrae la malattia i sintomi sono sempre più leggeri.

Da almeno 7 mesi sono poi disponibili studi che dimostrano la connessione tra la vaccinazione di immuni ed effetti collaterali gravi, compresa la morte. Questo è esattamente ciò che è successo al militare Stefano Paternò.

Per spiegare la situazione usiamo un'intervista del Dottor Antonino Mazzone, primario di medicina interna dell'ospedale di Legnano, che aveva reso noti i suoi studi in merito già a dicembre del 2020:

alanews: "vaccinare una persona che ha avuto il covid può portare ad effetti collaterali gravi?"

Mazzone: "Certo!"

alanews: "Tra questi effetti collaterali gravi può esserci anche una forte infiammazione dei vasi sanguigni?"

Mazzone: "Si"

alanews: "Questa infiammazione può portare eventualmente a trombosi?"

Mazzone: "Sicuro. Noi l'abbiamo dimostrato questo. Quello che succede con il vaccino può simulare quello che succede alle volte con l'infezione. Quello che succede dopo il vaccino non ci sono studi che ci dicono se l'infiammazione aumenta o meno. Sicuramente in alcuni pazienti che avevano gli anticorpi hanno avuto degli affetti collaterali come la febbre, l'artrite eccetera, questo dal punto di vista clinico."

alanews: "Gli immunocomplessi c'entrano?"

Mazzone: "Gli immunocomplessi possono fare la vasculite e dalla vasculite passare alla trombosi."

alanews: "E questo il Comitato Tecnico Scientifico, l'AIFA e l'EMA lo sanno?"

Mazzone: "Lo sapranno. Secondo me andava fatta una linea guida che chi ha avuto il covid non andava vaccinato. Il dosaggio degli anticorpi era da rendere mandatorio. Per risparmiare dosi e per evitare effetti collaterali"

alanews: "Questo lei già lo diceva tre mesi fa (dicembre nda) e non è stato ascoltato da nessuno"

Mazzone: "Nessuno. Anche se avevo informato il CTS perché avevo un amico dentro. Mi ha detto "bravo Nino, non ci avevamo pensato", ma poi non hanno fatto niente. Non c'è nessuna indicazione medica a vaccinarsi se si hanno gli anticorpi. Tu vaccini chi non ha gli anticorpi e poi se necessario vaccini gli altri."

Da questa intervista, che è di metà marzo, sono passati tre mesi durante i quali ciò che diceva il dottor Mazzone è stato confermato da altri studi ed è stato rinforzato da conoscenze successivamente acquisite. Ora sappiamo che gli anticorpi che produciamo contro il covid sono molto persistenti: attualmente si crede che siano permanenti. Inoltre a confermare ciò di cui ci ha parlato Mazzone è il caso del militare morto in Sicilia e di altri come lui.

Per evitare di vaccinare un immune basterebbe fare l'esame sierologico. Ma come abbiamo già detto nel nostro articolo su Camilla Canepa addirittura le linee guida mandate alle aziende sanitarie impongono di non farli né prima né dopo la vaccinazione: cosa assolutamente folle.

Insomma come per quasi tutti gli aspetti della pandemia ci sarebbero da avere forti dubbi a proposito del reale interesse dei governi, sia Conte che Draghi, a salvaguardare la salute pubblica. Anche se in televisione possiamo godere dello spettacolo di quattro saltimbanchi spacciati per scienziati, ciò che sappiamo è che tutte le decisioni sembrano essere state prese indipendentemente dalle acquisizioni scientifiche, che vengono ignorate.

Farmaci efficaci negati con l'idrossiclorochina ostracizzata grazie ad uno studio poi smentito mentre ne ha centinaia a favore, organizzazioni di medici che protestano contro i protocolli ministeriali, la dubbia efficacia delle PCR, la vaccinosi compulsiva al di là di ogni spregio del pericolo, i lockdown basati su uno studio smentito, l'uso delle mascherine imposto grazie ad uno studio poi smentito, medici atterriti che rifiutano di visitare pazienti, caso unico nella storia della medicina, insomma ormai non aver capito che qui c'è qualcosa che non quadra è da sempliciotti.

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