DL sostegni, chi è che non può vaccinarsi?

05 Luglio 2021 19:00 Agata Iacono

Da quando è iniziata la campagna di vaccinazione massiva, si sono susseguite indicazioni e controindicazioni, sono stati più volte aggiornati i bugiardini e non c'è uno Stato, anche europeo, che si metta d'accordo sull'età e sulle vaccinazioni eterologhe o omologhe.

Chi ci legge non ha bisogno di una sintesi delle continue giravolte della "scienza" sulle "raccomandazioni" rispetto ai vaccini.

Certamente sappiamo che proprio le "persone fragili e disabili" sono state, e sono, secondo la narrazione dominante, quelle da vaccinare subito senza se e senza ma per proteggerle dai cattivissimi untori non vaccinati e dai bambini "veicolo" pestifero.

È sufficiente una veloce ricerca su Google, chiedendo "chi non può vaccinarsi?"

Troverete di tutto, ma soprattutto potrete facilmente constatare come le contraddizioni siano costantemente, in soli più sei mesi, cambiate e ridotte nel tempo, fino a diventare praticamente nulle per i vaccinologi dell'infodemia e la scienza di regime.

Ma è notizia di oggi che nel DL Sostegni Bis sono previsti stanziamenti, un fondo di 10 milioni, per tamponi gratuiti a favore di "persone 'fragili' e con disabilità che a causa delle condizioni di salute non possono vaccinarsi"

Lo prevede uno degli emendamenti contenuto nel pacchetto di riformulati al decreto legge Sostegni bis, all'esame della commissione Bilancio della Camera.

Lo scopo dichiarato è quello di permettere anche a fragili e disabili di poter usufruire del Green pass senza dover sborsare ogni volta dai 50 agli 80 euro per un tampone.

Ma chi sono le persone fragili che ancora non si sono vaccinate per motivi di salute e hanno potuto ottenere un certificato medico che dichiari nero su bianco il rischio individuale a fronte di qualsiasi tipologia di vaccinazione?

Abbiamo provato a utilizzare un metodo ufficiale per capire chi siano i destinatari di questo fondo di 10 milioni.

Sulle FAQ del sito AIFA si legge, rispetto alle controindicazioni.

"La vaccinazione con Comirnaty è controindicata in tutte le persone con ipersensibilità al principio attivo (mRNA, che codifica per la proteina virale spike di SARS-CoV-2) o a uno qualsiasi degli eccipienti (ALC-0315, ALC-0159, DSPC, colesterolo, potassio cloruro, potassio diidrogeno fosfato, sodio cloruro, fosfato disodico diidrato, saccarosio). La seconda dose del vaccino non deve essere somministrata a coloro che abbiano manifestato anafilassi (grave reazione allergica) alla prima dose di Comirnaty.".

E in altra FAQ si precisa che la reazione allergica deve necessariamente aver comportato ospedalizzazione.

"....le persone con una storia di reazioni gravi, allergiche e non, alla prima dose, NON devono sottoporsi alla seconda dose, ma devono rivolgersi a un Centro di riferimento con esperienza sulle reazioni alle vaccinazioni, per un approfondimento specialistico.

Quindi, per “reazione avversa grave” si intende che abbia richiesto ricovero ospedaliero o necessità di trattamento prolungato, o rappresentato un pericolo per la vita.".

Riguardo alle donne in gravidanza, AIFA è attendista, mentre non ci sono "controindicazioni per chi allatta".

Le donne fertili, invece, possono tranquillamente ricevere il vaccino perché "Gli studi effettuati sui modelli animali non indicano che vi siano effetti dannosi sulla capacità riproduttiva associati alla vaccinazione. Pertanto la vaccinazione è indicata anche nella donna in età fertile".

Chi invece si è infettato dopo la prima dose di vaccino, si legge ancora sul sito dell'agenzia italiana del farmaco, può aver sviluppato anticorpi e può saltare o rimandare la seconda dose.

Insomma, chi sono i fragili e i disabili per cui sarà gratuito il tampone? Come faranno a stabilire che questi soggetti soffrono di "ipersensibilità al principio attivo o ai suoi eccipienti"?

Quanto costano, se ci sono, le analisi per stabilirlo?

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