Vaccino Sputnik più efficace di Pfizer e Moderna contro la variante Delta. EMA perchè non lo approva?

11 Agosto 2021 15:50 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Il vaccino Sputnik V ha dimostrato un'efficacia dell'83,1 per cento contro la variante Delta del coronavirus, secondo le informazioni fornite alle autorità sanitarie della Federazione Russa, che hanno evidenziato che si tratta della più alta immunità raggiunta tra i vaccini disponibili al mondo.

Il farmaco prodotto dal Gamaleya Institute si è rivelato efficace al 94,4 per cento contro i ricoveri per coronavirus della variante delta e l'83,1 per cento contro l'infezione. Come riportato dagli sviluppatori di Sptunik V sui social media, "Questa è la massima efficienza rispetto alla stima del 76% per Moderna e del 42% per Pfizer".

Lo scorso mese di luglio, a rivista medica Vaccines aveva pubblicato un'indagine condotta dal Centro Gamaleya dove viene dimostrato che Sputnik V è "altamente efficace contro le nuove varianti di covid-19, incluso la Delta”, come evidenzia il profilo Twitter ufficiale di Sputnik.

"La vaccinazione con Sputnik V ha prodotto titoli di neutralizzazione protettiva contro nuove varianti, tra cui Alpha B.1.1.7 (identificato per la prima volta nel Regno Unito), Beta B.1.351 (identificato per la prima volta in Sud Africa), Gamma P. 1 (identificato per la prima volta in Brasile) , Delta B.1.617.2 e B.1.617.3 (identificate per la prima volta in India) e le varianti endemiche di Mosca B.1.1.141 e B.1.1.317 con mutazioni nel dominio di legame del recettore (RBD)”, specifica l’Istituto Gamaleya di Mosca.

Quindi, secondo l’istituto moscovita, "i dati confermano che Sputnik V continua a proteggere dalle varianti appena rilevate e mantiene uno dei migliori parametri di sicurezza ed efficacia".

Intanto l’Unione Europea continua a cincischiare sulla questione. La revisione di EMA (autorità sanitaria dell’Unione) sembra prendere tempi biblici, mentre la variante Delta preoccupa i governi di tutta l’Europa. Ma è ormai chiaro che Sputnik V non viene approvato per ragioni squisitamente politiche. Bruxelles ha deciso che i propri cittadini devono essere inoculati solo con i sieri sviluppati e prodotti dalle multinazionali del farmaco. Non importa che questi stiano mostrando meno efficacia e sicurezza rispetto al vaccino russo.

D’altronde la pandemia è stata segnata sin dal suo esordio da poche decisioni prese per ragioni sanitarie e troppe invece solo per motivazioni politiche ben precise.

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